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Cronaca Cona / Conetta

Ancora profughi nella ex base: "Imploro il prefetto, si fermi qui"

Il sindaco di Cona Panfilio: "La coop lavora bene, con altri arrivi la macchina si ingolferebbe". Attesa a Eraclea per i trasferimenti

I grandi punti di domanda sul fronte emergenza profughi sono due. In primis, visto l'annuncio della Prefettura di martedì sera, dove saranno dislocati i 722 migranti in arrivo nei prossimi giorni, in secondo luogo quando il residence "Magnolie" di Eraclea sarà alleggerito della pur sempre massiccia presenza di profughi nella struttura. Su entrambi i fronti mercoledì pomeriggio non c'erano risposte precise, anche perché tutto è per forza di cose in itinere. Il prefetto Domenico Cuttaia l'ha spiegato più volte: "A volte ci troviamo costretti a decidere in poche ore e senza alternative". L'impressione, però, è che la nuova valvola di sfogo possa diventare l'ex base militare di Conetta, dove anche mercoledì mattina il sindaco Alessandro Panfilio ha effettuato un sopralluogo assieme alla consigliera regionale chioggiotta del Movimento Cinque Stelle, Erika Baldin. 

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Secondo il primo cittadino ormai gli ospiti della struttura sono diventati una novantina, numero che è inevitabile ipotizzare che possa lievitare: "Imploro il prefetto che non mandi più migranti qui - afferma preoccupato Panfilio - Perché abbiamo visto che la cooperativa sta lavorando bene. Tutti i migranti hanno potuto avviare l'iter per la richiesta di status di rifugiato, cosa che invece in un mese e mezzo a Eraclea non è stata fatta". Insomma, il pericolo è che la macchina a un certo punto si ingolfi e non riesca più ad andare avanti: "Anche perché sono lasciato solo dalla politica - sottolinea Panfilio - nessun sindaco a parte quello di Eraclea si è fatto sentire". Il sopralluogo mercoledì mattina assieme alla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Erika Baldin: "Le condizioni minime di permanenza ci sono tutte - ha dichiarato - Ho parlato con il sindaco e con i dipendenti della cooperativa. Stanno gestendo l'emergenza in maniera ottimale, in un giorno hanno disboscato l'area, abbandonata da anni, sistemato letti, provveduto all'elettrificazione e ai bagni”. 

L'attesa (e di conseguenza anche la tensione) sale pure a Eraclea, dove una ventina di profughi, i più facinorosi, sono stati allontanati dal residence e con ogni probabilità trasferiti proprio a Conetta martedì sera. Ci sarebbero stati anche momenti di tensione, visto che il drappello all'inizio non aveva alcuna intenzione di lasciare il residence. Il sindaco Giorgio Talon si aspetta che a breve il numero di profughi ospitato diminuisca sensibilmente, ma per ora partenze massicce non se ne vedono. In attesa di capire dove verranno smistati i prossimi richiedenti asilo che arriveranno in territorio veneziano.

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