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Cronaca

Cinquemila miliardi di lire frutto di evasione, avvocato chiede di convertire il denaro sporco

Si tratta del denaro di venti tra imprenditori ed impresari, che avevano atteso l'inizio del 2012 per la prescrizione dei propri reati fiscali e la possibilità di cambiare il denaro

Miliardi di lire mai state convertite. Denaro magari appartenente ad evasori fiscali, ad imprenditori che facevano nero, forse denaro frutto di spaccio e rapine. Come riporta la Nuova, però, l'avvocato spinetense Luciano Faraon sta battagliando in prima linea con lo Stato italiano affinché questi soldi possano essere convertiti. Ma lo Stato non ci sente.

Almeno venti persone si sono affidate a Faraon per cambiare un totale di 5mila miliardi di vecchie lire. Si tratta di circa due miliardi e mezzo di euro. Ma sulla questione sta indagando l'Antimafia, poiché tra i "risparmiatori" figurano anche nomi spesso saliti agli onori della cronaca e chiacchierati. Si tratta di liberi professionisti, impresari, petrolieri.

In un articolo pubblicato sul numero settimanale dell'Espresso, Faraon ha spiegato che i 5mila miliardi di lire non sono immacolati, anzi, la maggior parte è frutto di evasione fiscale. "Ma in un momento di crisi economica come questa - spiega - perché dovremmo perderli?". L'idea del legale è quella di immetterli nel mercato, poiché non guasterebbero e permetterebbero di far ripartire l'economia. Faraon ha esposto le sue motivazioni anche all'Agenzia delle Entrate e alla Banca d'Italia, specificando che i propri clienti sarebbero disposti a devolvere il 3% della somma convertita allo Stato.

La questione torna a galla proprio ora che la Banca d'Italia ha riaperto i termini per poter riaccedere al cambio per chi aveva presentato domanda a suo tempo. In origine il 28 febbraio 2012 era stato fissato come data limite per il cambio delle lire in euro, poi l'allora primo ministro Mario Monti aveva anticipato di tre mesi la scadenza, portandola a dicembre 2011. I clienti di Faraon, però, stavano attendendo proprio l'inizio del 2012 per accedere al cambio, dieci anni dopo la prescrizione dei propri reati di natura fiscale. Ma i provvedimenti del Governo avevano reso vana l'attesa. Ora Faraon è in lotta con lo Stato per ottenere il cambio del denaro, ma la Banca d'Italia ha segnalato il tutto alla Guardia di Finanza e alla Dia come operazione sospetta.

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