Giunta completa, Angela Vettese è l'assessore a Cultura e Turismo
L'ultimo nome di Giorgio Orsoni è quello della critica d'arte e presidente della fondazione Bevilaqua. Ma non tutti hanno apprezzato il rimpasto
Giovedì l'annuncio del rimpasto, con tanto di cambi di deleghe e incarichi, ad un giorno di distanza invece la giunta del sindaco Giorgio Orsoni arriva alla sua formazione definitiva. È stato infatti nominato l'assessore mancante: si tratta di Angela Vettese, che si occuperà di Cultura e Turismo. Ora la squadra è al completo.
RIMPASTO IN GIUNTA: GLI ASSESSORI E LE DELEGHE
NOMI E POLEMICHE – L'annuncio del nome mancante è stato dato, come riporta il Gazzettino, a margine dell'aperitivo della Fondazione Cini. I bene informati, d'altronde, non si sono stupiti particolarmente per la nomina. Il nome di Angela Vettese viene infatti ripetuto con insistenza già da giovedì, e in particolare da quando le altre due possibili candidate, le docenti di Ca' Foscari Monica Calcagno e Silvia Burini, sono state escluse dai giochi. Vettese dovrà però conciliare il suo incarico da assessore con il suo ruolo di presidente della fondazione Bevilacqua La Masa, posizione questa che aveva già suscitato qualche perplessità.
EZIO MICELLI RIMETTE LE DELEGHE AL SINDACO
GLI SCONTENTI – Il rimpasto organizzato dal sindaco, come scrive il quotidiano locale, avrebbe però lasciato molti insoddisfatti. In primis, in tanti contestano il cambio di direzione: Orsoni aveva promesso un massimo di otto assessori, ma, come ammesso dallo stesso primo cittadino giovedì, non è stato possibile e gli incaricati sono aumentati fino ad arrivare a dodici persone. Il sindaco ora si ritroverebbe anche a fare i conti con il polverone sollevato dalle dimissioni di Ezio Micelli e dall'addio di Antonio Paruzzolo. Le prime voci di dissenso arrivano dai due consiglieri del Partito socialista, Luigi Giordani e Bruno Centanini, che in una “lettera aperta” promettono il supporto alla giunta “di volta in volta, valutando i vari provvedimenti”. Infine anche Rifondazione comunista critica il rimpasto in giunta, che secondo la sinistra veneziana non sarebbe riuscito a ridurre il numero di assessori e che quindi si rivelerebbe di scarsa utilità.
