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Cronaca Castello / Campo San Zaccaria

I valori dell'Arma, il discorso del generale Conforti e l'impegno contro la violenza sulle donne

Nel 209esimo anniversario dalla fondazione, i dati delle attività e l'attenzione alle fragilità

Oltre 32 mila servizi svolti dai carabinieri veneziani nel 2022, che hanno proceduto per 26.428 reati, con 429 arresti e 5.167 denunce: nella città lagunare si è festeggiato il 209esimo anniversario della fondazione dell’Arma, le cui celebrazioni si sono tenute nel monastero di San Zaccaria, sede del Comando provinciale. Il generale di brigata Nicola Conforti, comandante provinciale dei carabinieri, ha esordito rivolgendo il primo pensiero alle vittime e agli sfollati dell'Emilia Romagna. Un ricordo poi l'ha dedicato ai caduti. «A tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la tutela del nostro Paese. Le vedove e i congiunti qui presenti sono i silenziosi testimoni del ricordo e dell’esempio che deve continuare a illuminare e nutrire il nostro operato. Un saluto anche alle vittime del terrorismo qui presenti, Mirko Schio e Emanuele Tamiazzo».

Conforti ha poi centrato il suo discorso sui valori. «Senza una bussola etica nessuna strategia ha senso, soprattutto nei tempi difficili che stiamo attraversando. È forte, per l’Arma, l’imperativo di operare secondo una prospettiva etica. Ricordiamoci - ha esortato i suoi - che il cittadino si aspetta di avere un punto di riferimento da noi, una certezza. Non possiamo deludere tale aspettativa. Solo così potremo continuare a essere affidabili, alimentando il bene più prezioso della nazione: la fiducia nelle istituzioni».

209esimo anniversario fondazione Arma dei carabinieri a Venezia, generale Nicola Conforti e prefetto Michele Di Bari

Le violenze

Sul fronte delle fragilità, un sforzo particolare ha impegnato l'Arma a combattere i comportamenti che ledono le donne fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. Dal rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, ha ricordato il comandante provinciale dei carabinieri, si evince che l’83,5 per cento delle italiane è dell’opinione che con la pandemia ci sia stato un aumento della violenza. In un anno da maggio 2022 a oggi, nel Veneziano sono stati uccisi un giovane e tre donne (Mynevere Karabollaj, 37 anni - Vera Myrtaj il nome da nubile - e il compagno Flonino Merkuri, 23 anni, albanesi residenti a Spinea. Lilia Patranel di 41 anni della Romania, anche lei di Spinea; Cinzia Luison, 60 anni, di San Stino di Livenza) per mano di mariti, ex o compagni violenti, mentre una signora 50enne di Torre di Mosto è stata gravemente ferita dal marito che si è tolto la vita, Michele Beato. Le denunce delle vittime di maltrattamenti in famiglia sono state 289, nello stesso periodo, e gli autori denunciati 267. Gli atti persecutori segnalati risultano 170, mentre ammontano a 86 gli ammonimenti emessi dal questore di Venezia. Sette sono state le denunce per atti sessuali con minorenni. 

Truffe

I Carabinieri della provincia lagunare hanno svolto un'opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel raggirarli con ogni tipo di sotterfugio. «Fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l'amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire». Sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Incontri finalizzati a raccontare i casi reali e far conoscere le tecniche, subdole e fantasiose, adottate dai truffatori: dalla telefonata del falso carabiniere o avvocato, all’impiegato del gas che chiede di entrare in casa per riparare un presunto guasto.

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