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Cronaca Meolo

Un anno fa la tragedia della Solfatara, i familiari: «Tragedia troppo grande per capire»

I Carrer hanno rifiutato l'invito alle celebrazioni in memoria a Pozzuoli, preferendo vivere il dolore in famiglia. Unico sopravvissuto dei Carrer il figlio di 9 anni

«Vogliamo ringraziare tutta la comunità di Pozzuoli per la vicinanza, ma preferiamo vivere in famiglia e in forma strettamente privata quest’anniversario di dolore». A parlare è Elisabetta, la sorella di Massimiliano Carrer, il 45enne di Meolo rimasto vittima con la moglie Tiziana Zaramella ed il figlio Lorenzo della tragedia della Solfatara dello scorso 12 settembre. I familiari delle vittime hanno declinato l’invito a partecipare alle celebrazioni in memoria dei loro cari, tra cui una funzione religiosa nella chiesa del convento dei frati cappuccini di San Gennaro, in programma mercoledì nella città flegrea. E li ricorderanno, in modo più riservato, durante la messa di domenica alle 7.30 nella chiesa di Fossalta di Piave.

I fatti, un anno fa

In quella maledetta giornata la famiglia Carrer stava visitando il celebre sito naturalistico per ammirare uno spettacolo unico al mondo che però, purtroppo, si è trasformato in una trappola fatale. Lorenzo precipitò in una voragine del terreno che si aprì all’improvviso sotto i suoi piedi e che inghiottì, stordendoli con i gas del sottosuolo, anche il papà e la mamma, precipitatisi uno dopo l’altro nel vano tentativo di salvare il figlio. Una strage da cui scampò solo il figlio più piccolo dei Carrer, che oggi ha nove anni.

«Ciò che è successo è troppo grande»

«È dura per noi familiari - continua Elisabetta, che con il compagno ha accolto in casa il bambino unico superstite - La realtà è che ciò che è successo è troppo grande, a un anno di distanza non riusciamo ancora a rendercene conto e a focalizzarlo del tutto. Abbiamo imparato che la vita è fugace. Oggi siamo tutti concentrati su nostro nipote, che piano piano, nella normalità di tutti i giorni, sta ritrovando la serenità, e su un’infinita serie di questioni, personali e burocratiche, legate al decesso improvviso di tre persone con ancora una vita davanti».

Alla ricerca di giustizia

I Carrer, per essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso il consulente personale Riccardo Vizzi, si sono affidati a Studio 3A, che non sta solo seguendo gli aspetti risarcitori della vicenda ma sta sostenendo la famiglia anche nel delicato processo di elaborazione del lutto del piccolo, per fargli tornare, per quanto possibile, il sorriso. Lo studio collabora da vicino anche con i due penalisti dei familiari, gli avvocati Alberto Berardi e Vincenzo Cortellessa, che si dicono soddisfatti di come stanno proseguendo le indagini: sono indagati per il reato di disastro colposo Giorgio Angarano, amministratore della Vulcano Solfatara srl, e altri cinque soci della società che gestisce l’area, dove le indagini hanno portato alla luce gravissime carenze di sicurezza».

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