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Cronaca Cannaregio / Via Ghetto

Rischio antisemita a Venezia, aumenta la sorveglianza in Ghetto

Le forze dell'ordine blindano gli obiettivi sensibili in laguna e in terraferma. Tensione anche per il volo dal Marco Polo verso Israele

Guardia alta nel cuore di Venezia dopo la terribile vicenda che ha visto protagonista il museo ebraico di Bruxelles, dove una sparatoria si è risolta con almeno tre morti e alcuni feriti. Come scrive la Nuova Venezia, anche in laguna si temono fiammate antisemite, e dati i numerosi “obiettivi sensibili” in centro storico e non solo, sono aumentati i controlli delle forze dell'ordine per scoraggiare qualsiasi atto violento.

GHETTO BLINDATO – Se già in passato i graffiti contro il mondo ebraico, le scritte insultanti e gli atti vandalici avevano portato alla decisione di un controllo costante della Guardia di Finanza nel Ghetto veneziano, da domenica è stata ulteriormente aumentata la sorveglianza mobile in campo. La prefettura lagunare e il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica hanno da anni censito quelli che potrebbero essere obiettivi a rischio, e tra le cinque sinagoghe, il museo e i vari ristoranti kosher ora si aggirano più attente le forze dell'ordine. Paura anche al Marco Polo, dove ogni settimana parte un volo diretto verso Israele, da sempre considerato “sorvegliato speciale” e in questi giorni ancora più controllato. Già negli anni scorsi i cittadini veneziani hanno assistito a manifestazioni antisemite e negazioniste davanti al padiglione israeliano della Biennale, oggi si temono altri exploit di questo carattere, o più violenti. Intanto le forze dell'ordine domenica hanno dovuto fare gli straordinari: tra rischio terrorismo e ordine ai seggi non è stata certamente una domenica di riposo per militari e polizia.

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