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Cronaca Mira / Via Damiano Chiesa

"Ha dei soldi per la parrocchia?", anziana legata e rapinata in casa

Terrore mercoledì a Gambarare di Mira. Una 78enne, che vive da sola, è stata aggredita da due banditi. Una complice si è fatta aprire la porta

L'hanno legata, l'hanno minacciata. "Dacci i soldi - ripetevano - Dacci tutto". Terrore per un'anziana residente a Gambarare di Mira mercoledì sera, quando due banditi sono entrati nella sua abitazione con la scusa di chiedere delle offerte per la parrocchia. O meglio, i malviventi avrebbero teso il loro tranello con l'aiuto di una terza complice, descritta come una giovane donna. Sarebbe stata lei a suonare il campanello e a presentarsi all'anziana proprietaria di un'abitazione singola di via Chiesa. La 78enne, che vive sola, avrebbe aperto la porta senza sospettare alcunché, poi avrebbe visto solo una mano tapparle la bocca. Niente più.

Erano i due banditi, che in pochi istanti erano già nella cucina della villetta. L'anziana, sofferente di cuore, era alla mercé degli intrusi, i quali hanno posizionato dello scotch sulla bocca della donna in modo che non potesse urlare. A quel punto la proprietaria avrebbe cercato di evitare guai peggiori, consegnando ai criminali tutti i soldi che aveva a portata di mano. Non molto: circa 250 euro. Ma i banditi erano convinti che avrebbero potuto intascarsi molto di più: per questo avrebbero legato le mani dell'anziana per poi costringerla a stare seduta su una sedia della cucina. I rapinatori hanno potuto così controllare i cassetti e gli armadi della camera da letto, passando al setaccio anche altre stanze della casa. Inutilmente. Ulteriori soldi non ce n'erano proprio.

A quel punto la decisione di scappare il prima possibile, non senza aver staccato i telefoni dell'abitazione singola per evitare che la 78enne lanciasse l'allarme troppo presto. Dopodiché i due sono usciti e sono spariti nel nulla. Probabile che un complice, magari la stessa giovane donna che aveva suonato poco prima, aspettasse nelle vicinanze a bordo di un'auto. Tanto più che la casa di via Chiesa finita nel mirino si trova su una strada di passaggio. "Era scioccata per quello che è accaduto - racconta la sorella della sventurata dopo averla soccorsa - l'allarme è riuscito a lanciarlo suonando al campanello della vicina, che ha poi chiamato i carabinieri. Gli agenti hanno lavorato a lungo in cerca di possibili tracce. Per fortuna mia sorella non ha avuto bisogno di andare in ospedale e una volta che è arrivata l'ambulanza è ripartita vuota. Ma lei è sofferente di cuore - conclude - ha veramente rischiato grosso".  

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