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Disservizi / Martellago

Pensionata senza gas da otto mesi per un guasto, ma le bollette arrivano lo stesso

Un equivoco all'origine di un disservizio che va avanti da agosto. Nel frattempo la signora, di Martellago, avrebbe accumulato un debito di 1200 euro

Dalla fuga di gas in casa all’intervento dei tecnici per la riparazione del guasto. R.C., ottantenne pensionata di Martellago, vive da agosto senza gas, quindi senza riscaldamento e acqua calda. La disavventura, secondo quanto ricostruito dal figlio dell’anziana, è frutto del rimpallo di responsabilità fra la società di fornitura e quella di distribuzione della zona, anche se il disservizio sarebbe partito inizialmente da una incomprensione fra la pensionata e i tecnici incaricati dell’intervento (risolta però pochi giorni dopo l’interruzione del gas).

Di fatto R.C. si arrangia come può, riscaldando l’acqua con lo scaldabagno, difendendosi dal freddo con una stufetta elettrica e usufruendo dell’ospitalità del figlio per le emergenze. Intanto, però, le bollette arrivano comunque, su consumi stimati. Da agosto la donna ne avrebbe ricevute tre, per un importo totale di circa 1.200 euro.

Tutto ha inizio il 10 agosto scorso quando l’anziana, assistita dal figlio, contatta il servizio clienti denunciando una possibile fuga di gas. Il fornitore fissa l’appuntamento per il 17, tanto che il figlio della donna si tiene libero per essere presente. I tecnici, però, anticipano la visita e si presentano il 16, quando la donna è sola. Bloccano il contatore del gas ma non procedono con la riparazione perché in casa sono in corso lavori di efficientamento energetico e la pensionata è convinta che il gas non sia più necessario grazie ai pannelli fotovoltaici. Dice dunque ai tecnici che non occorre sistemare il guasto. L’errore è palese e viene presto svelato anche al figlio che ricontatta il call center, spiega l’equivoco e richiede la sistemazione del danno e la riapertura del contatore.

Da qui cominciano i problemi. Gli operatori della società parlano dell’assenza di una copertura assicurativa, poi comunicano la data dell’intervento: il 25 settembre. Quel giorno, però, nell’appartamento di Martellago non si presenta nessuno e tantomeno nelle date successive. Inizia così un rimpallo di responsabilità fra il fornitore e il distributore, chiamato in causa per eseguire i lavori. I mesi passano, senza che si giunga a nulla. Intanto arrivano le bollette: 65 euro per il periodo agosto-settembre, 400 per dicembre e 750 per febbraio. Ora la pensionata e il figlio, esausti, hanno chiesto assistenza all'associazione Adico.

«Riteniamo inconcepibile che un’anziana sia senza riscaldamento da otto mesi per un guasto che si poteva sistemare in poco tempo - commentano dall’associazione dei consumatori -. L’errore di comunicazione da parte dell’anziana è emerso subito e non può giustificare questo lunghissimo disservizio. Non è neppure ammissibile che non si riesca ancora a individuare chi debba svolgere l’intervento fra fornitore e distributore. Noi scriviamo ad entrambi, richiedendo l’invio immediato dei tecnici e l’annullamento delle bollette recapitate alla pensionata».

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