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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Due truffe in un giorno a San Donà: "Tuo figlio è stato arrestato, paga per vederlo libero"

Ancora anziani nel mirino, stavolta nella città del Piave. Una 81enne ha denunciato il raggiro: le sono stati rubati 1.800 euro in contanti. Il sindaco Cereser: "Fate attenzione"

Una truffa odiosa subita da una signora anziana cui è stata trafugata una somma importante (circa 1.800 euro) a fronte della minaccia di un inesistente problema legale del figlio. Organizzata molto professionalmente, con il coinvolgimento di almeno tre persone. Giovedì pomeriggio è andata in scena l'ennesima truffa del falso avvocato, stavolta ai danni di una signora di San Donà.

Il trucco è sempre lo stesso rodato in altre occasioni: la vittima, secondo la denuncia sporta ai carabinieri, veniva contattata da un sedicente avvocato che, in italiano corretto e senza particolari inflessioni dialettali, la informava che suo figlio era stato fermato in una caserma dell’Arma. «Elemento importante di convincimento verso la signora è stato l’invito a contattare il 112, numero dei carabinieri. La signora non è riuscita effettivamente a contattarlo, forse perché i truffatori avevano semplicemente tenuto la cornetta alzata bloccando la linea. Ma, non appena agganciato, un complice chiamava la signora spacciandosi per un carabiniere che prospettava la situazione legale del figlio come molto grave», riferisce il sindaco Andrea Cereser, informato della vicenda, che ha deciso di rendere pubblica la vicenda affinché possa servire da monito ad altre persone.

La signora quindi si fida della veridicità delle chiamate ricevute. La soluzione prospettata avrebbe dovuto essere il pagamento di una cauzione. Continuava il valzer di telefonate, con la richiesta di quanti soldi la signora avesse in casa. In conclusione si presentava alla porta un ragazzo sui 20 anni, ben vestito, annunciato come incaricato dell’avvocato per ritirare la somma per la cauzione. La signora gli consegnava quanto aveva in casa, ovvero 1800 euro. Il ragazzo spariva. L’intera operazione, dalla prima telefonata alla conclusione, è stata condotta in maniera talmente fulminea da non lasciare il tempo di pensare alla signora, sconvolta dalla notizia relativa al figlio.  

Nuova telefonata del solito avvocato che le chiedeva di non avvertire nessuno per mezz’ora e che sarebbe stata contattata dal figlio. Ciò, ovviamente, non avveniva e quando, dopo circa un’ora, era la stessa signora a chiamare suo figlio, questi non poteva che smentire di avere avuto alcun problema legale. Accompagnando la madre a sporgere denuncia ai carabinieri. «Diffidate istintivamente se qualcuno vi prospetta problemi legali per una persona cara, in quanto si tratta di una truffa messa in atto più volte e, soprattutto, non consegnate mai denaro a sconosciuti – è la raccomandazione del sindaco – In casi del genere cercate subito di contattare le Forze dell’Ordine ma anche una persona cara, di cui potete riconoscere la voce al telefono, per avvertirla di quanto sta avvenendo».

Nello stesso giorno anche un’altra signora anziana aveva subito analogo tentativo di truffa, probabilmente dalla stessa banda. I carabinieri stanno indagando su entrambi gli episodi. Sul tema delle truffe agli anziani era stato organizzato uno specifico incontro da parte del Controllo del Vicinato, con intervento dello stesso comandante della compagnia di San Donà, capitano Dario Russo.
 

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