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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Cinque pensionati "arruolati" con i giovani per strappare i terreni alla 'ndrangheta

E' iniziata l'iniziativa "INcampo, facciamo rete per la legalità": giovani e meno giovani lavoreranno in Calabria nei campi requisiti alle mafie. Tra loro cinque portogruaresi

Da Portogruaro alla Calabria per lavorare nei terreni confiscati alla 'ndrangheta assieme ai giovani e agli studenti provenienti da tutta Italia. È cominciata lunedì 4 luglio l'avventura di cinque pensionati portogruaresi dello Spi-Cgil nel "campo antimafia" di Polistena (Reggio Calabria) gestito da una cooperativa aderente all'associazione Libera di don Ciotti nell'ambito del progetto "INcampo, facciamo rete per la legalità".

I cinque veneziani, quattro donne e un uomo, vivranno una esperienza unica proprio in una regione, la Calabria, nella quale la lotta alla criminalità organizzata trova ostacoli che a volte paiono insormontabili. I pensionati portogruaresi iscritti allo Spi si "approprieranno" del terreno confiscato alla 'ndrangheta,  collaborando al lavoro nei campi, cucinando e occupandosi di piccole manutenzioni. Inoltre parteciperanno a incontri e laboratori organizzati all'interno del progetto.

L'esperienza di Polistena "rappresenta una doppia grande occasione - commenta Danilo Toccane, della segreteria dello Spi Veneto -. In primo luogo i nostri pensionati hanno la possibilità di conoscere da vicino una realtà molto particolare in una regione in cui la malavita organizzata è ancora ben radicata e in un terreno che rappresenta la vittoria dello Stato sulla 'ndrangheta. In più avranno modo di sperimentare concretamente il confronto intergenerazionale lavorando e collaborando con decine di ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia. Anche quest'anno la nostra battaglia per la legalità attraverso l'utilizzo dei beni confiscati alle mafie coinvolgerà da luglio a settembre decine di pensionati veneti impegnati nei dieci campi sparsi in tutta Italia".

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