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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Gli anziani salvano il commercio di quartiere: 3 su 5 comprano nell'alimentari sotto casa

L'indagine della Fondazione Di Vittorio sulle abitudini a tavola degli over 65 della nostra Regione per Spi Cgil e Auser. La ricerca ha coinvolto circa 1.600 pensionati veneti

 
L'indagine svolta a livello nazionale e locale dalla fondazione Di Vittorio per lo Spi Cgil e per l'Auser mostra come la crisi non abbia cambiato le abitudini a tavola degli over 65 della nostra Regione. Inoltre sono gli anziani, di cui 3 su 5 fanno la spesa almeno una volta a settimana nell'alimentari sotto casa, a salvare il commercio di quartiere.

Il piccolo negozio diventa per molti un punto di riferimento nell'ambito delle spese più veloci mentre il mercato rionale è un appuntamento fisso anche perché offre momenti di socializzazione. E nella bottega di quartiere vanno anche i tanti volontari dello Spi e dell'Auser che portano la spesa a casa agli anziani che hanno bisogno di aiuto. La ricerca che in Veneto ha coinvolto circa 1.600 pensionati, rivela anche altri comportamenti a tavola degli over 65.

Anzitutto, a differenza di ciò che è successo nel resto d'Italia dove circa il 18% (17,7%) del campione ha dichiarato di aver mutato abitudini alimentari a causa della crisi, nel Veneto questa percentuale è di appena l'1,9%. Naturalmente la risposta differisce molto a seconda della zona in cui abita l'anziano coinvolto. La ricerca, poi, evidenzia come in Veneto un terzo degli over 65 consumi più volte al giorno frutta, verdura e pane con una media superiore a quella nazionale. I tre pasti principali sono consumati da una percentuale di persone vicina alla totalità del campione preso in esame.

La colazione rappresenta un pasto fondamentale nell’equilibrio della giornata. Tuttavia si concentra sulle bevande “classiche”: caffelatte (59,4%) e caffè (23,8%). Il 60,8% delle risposte indica che la colazione è composta da un solo alimento. 
Solo un terzo degli anziani veneti fa la spesa con una certa ricorrenza, tre o più volte alla settimana. Di conseguenza è più significativa la quota di coloro che si recano a fare acquisti solo una volta (29,6%) o due volte alla settimana (39%). Il cibo avanzato è solitamente riutilizzato in pasti successivi (70,4%), oppure destinato all’animale domestico (20,6%).

La Fondazione di Vittorio, infine, ha analizzato altre caratteristiche dei nostri pensionati e non mancano gli spunti positivi: l'80% degli intervistati non ha problemi di masticazione, solo il 12% fuma e oltre il 40% fa una attività sportiva. 
“L'indagine commissionata dallo Spi e dall'Auser alla Fondazione di Vittorio – commenta Danilo Toccane, della segreteria dello Spi Cgil regionale - è molto importante perché evidenzia criticità e lati virtuosi dei pensionati veneti i quali anche dopo la crisi non hanno in generale cambiato le proprie abitudini a tavola. L'apporto fornito dagli anziani ai negozi di quartiere è un elemento molto importante perché dimostra come il sistema commerciale delle città si regga quasi totalmente sulla spesa dei nostri pensionati. Questa ricerca, molto laboriosa e capillare, verrà seguita da una analoga riservata ai medici di base, ai farmacisti e agli erboristi, che avranno il compito di analizzare le abitudini degli anziani. In questo modo si accenderanno ancor più i riflettori su un tema che come Spi riteniamo fondamentale. Come Spi del Veneto organizzeremo iniziative e incontri, anche con esperti del settore, durante i quali, partendo dagli elementi emersi grazie alle indagini, cercheremo di delineare quali siano per i nostri anziani le buone pratiche da attuare a tavola per vivere sani e in forma”.

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