Sapevano il nome dei loro parenti. Anche quelli lontani, che non vedevano più da tempo. Sapevano informazioni di cui difficilmente qualcuno poteva entrare in possesso. Due truffatrici hanno fatto il loro lavoro. Lo hanno fatto "bene" fino a quel gesto singolare con il sopracciglio di una delle due. Loro che si erano presentate in una abitazione di via Fosse a Moniego di Noale in pieno giorno vestite in maniera distinta. Parlando senza accenti particolari.

"Che piacere conoscerti! Siamo dei lontani tuoi parenti". Questo l'approccio, ormai alcune settimane or sono per le due delinquenti. Questa coppia di residenti nella frazione della città dei Tempesta (sulla sessantina lei, sulla settantina lui) sembra però essere finita nel mirino di furfanti di questo tipo. Giovedì, infatti, il copione si ripete. Stavolta è una donna sulla mezza età che si avvicina al capanno dell'abitazione di campagna. All'interno il padrone di casa: "Mi scusi, ho un bisogno impellente. Posso sfruttare il bagno?". Ma l'anziano ha subito mangiato la foglia. Memore di ciò che era successo alcune settimane prima. Si è messo a rincorrere la truffatrice finché non l'ha vista salire a bordo di un'auto grigia. A bordo un uomo e una donna, che hanno pigiato il piede sull'acceleratore e sono scappati via in pochi istanti. Sparendo dall'orizzonte.

Erano in tre anche durante il colpo precedente, solo che ad aspettare all'esterno c'era una Bmw nera. Con al volante sempre un uomo. Allora entrarono in due, e riuscirono a trafugare un orologio d'oro e una collana. Prima che il padrone di casa capisse che anche in quel caso si trovava di fronte a truffatrici. Una delle finte parenti aveva già chiesto la possibilità di andare in bagno, mentre l'altra toccava in maniera "particolare" il padrone di casa. Non un comportamento normale. Il tempo di razziare il possibile e il colpo che è rimasto abortito a metà.