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Cronaca Marghera / Via delle Industrie, 46

Con il forno Pilkington si riaccendono le speranze di Porto Marghera: "Ora al lavoro"

Ci vorranno 20 giorni prima che la struttura possa raggiungere i 1500 gradi. Presenti all'inaugurazione i vertici del gruppo, il sindaco Brugnaro e il presidente del Veneto Zaia

C'erano le istituzioni, ma c'erano anche i sindacati. C'erano i vertici del gruppo, ma c'erano anche i lavoratori. Lunedì a Porto Marghera è stato celebrato un lieto fine. Meglio, un nuovo inizio. E' con questo stato d'animo che all'interno dello stabilimento Pilkington di via delle Industrie è stato riacceso in pompa magna il forno primario per la produzione di vetri "float" dopo che per anni si è parlato solo di cassintegrati e di lavoro che se ne va. Ora gli investimenti sono tornati, con 134 dipendenti che potranno ricominciare il discorso da dove l'avevano stoppato.

Programma di rilancio industriale da 29 milioni di euro

"Devo ringraziare tutti. Regione, Comune, sindacati. Perché qui tutti ci hanno messo energie e volontà, i risultati ce li avete davanti agli occhi - ha esordito Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia - Queste 60 assunzioni costituiscono una speranza non solo per noi, ma per l'intero Paese. Perché Seneca diceva che c'è un momento in cui il talento incontra l'occasione". La vetreria del gruppo inglese, ma controllata dalla società giapponese NSG, torna quindi operativa, grazie ad un programma di rilancio industriale che vede Regione Veneto, Regione Abruzzo, Mise e Invitalia attivare un piano di investimenti per oltre 29 milioni di euro.

Riacceso il forno Pilkington

Brugnaro: "Invertito il trend"

Ora viene il bello (o il difficile), perché non serve solo riprendere la produzione, ma serve anche farsi largo in un mercato internazionale in cui la competizione è serrata: "In 30 anni abbiamo distrutto le fabbriche - ha dichiarato sul punto il sindaco Luigi Brugnaro - è sempre difficile cambiare direzione, ma bisogna guardare al trend. E quest'ultimo oggi è cambiato. Con l'assessore Simone Venturini abbiamo lavorato per una nuova viabilità davanti allo stabilimento, perché i giapponesi guardano anche le virgole - ha continuato - Abbiamo fatto quello che era in nostro potere affinché gli investimenti tornassero qui. Questa è la risposta vera a chi dice che la città rischia di morire di turismo". 

"Le grandi navi non confliggeranno"

Una preoccupazione espressa da alcuni sindacati, come la Filctem e la Fiom Cgil, che chiedono rassicurazioni sul fatto che i futuri possibili transiti delle navi da crociera a Margera non finiscano per confliggere con i traffici del porto e degli stabilimenti nell'area: "Mi farò garante di questo - ha dichiarato il primo cittadino - Non ci saranno sovrapposizioni o conflitti e non potrà accadere che un'attività economica sopravanzi un'altra. Non vogliamo mandare via nessuno da qui, perché c'è spazio per tutti. Ci saranno il terziario avanzato assieme alla manifattura, le grandi navi assieme all'attività portuale. Ci sarà una zonizzazione che i cittadini hanno votato attraverso le elezioni a sindaco, e quella il governo deve portare avanti". 

Zaia: "Qui abbiamo sofferto molto"

Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha concentrato l'attenzione sui numeri: "Con la crisi economica abbiamo dovuto gestire un contenzioso collettivo al giorno - ha affermato - In questo momento abbiamo 170mila veneti in cerca di lavoro, ma siamo anche la regione con il più basso tasso di disoccupazione, il 6,8%. Io sono venuto qui non a caso. Perché qui abbiamo sofferto non poco. Abbiamo presenti 134 lavoratori, ma ne abbiamo accompagnati fuori 40. Sono decine di famiglie. Noi siamo presenti con un processo di reindustrializzazione portato avanti insieme con il Ministero per lo sviluppo economico da milioni di euro".

Al lavoro 134 i "vecchi" dipendenti e 57 assunzioni

Il programma di rilancio garantisce il pieno rientro dei 134 dipendenti con contratto di solidarietà da anni, oltre all'assunzione di 57 nuovi tecnici. "È un grande onore ed anche un piacere personale per me essere qui a Porto Marghera - ha commentato Christian Quenett, managing director di Edilia in Europa - per festeggiare ufficialmente l’accensione del forno. È un momento emozionante, per me, per il managing e immagino anche per i dipendenti. Perché è la ricompensa dopo 5 anni durante i quali si è cercato di mantenere la motivazione e lo stato d’animo di tutti, 5 anni di pazienza e fiducia, nei quali non abbiamo mai abbandonato la speranza di perdurare come attività".

Sindacati soddisfatti: "Rispettare la vocazione industriale di Porto Marghera"

Della partita sono stati a pieno titolo anche i sindacati, che non sono arretrati di un millimetro in questi anni di fronte a notizie sempre più funeste: "Questa è la prima zona industriale - ha commentato il segretario della Filctem Cgil, Riccardo Colletti - Riapre la Pilkington e continua il processo di rinnovamento della raffineria Eni. Io mi auguro che si continui a perseguire la vocazione industriale di Porto Marghera". 

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