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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

Chiusa la mensa al centro delle polemiche, ma ora i lavoratori sono a casa

Nel cambio appalto non è presente la clausola sociale e 9 dipendenti per il sindacato Filcams Cgil risultano sospesi, senza stipendio e senza sussidi. Stasera in Consiglio comunale a Chioggia chiederanno di tornare al lavoro nella nuova ditta

Il centro cottura per la preparazione dei pasti nelle scuole di Chioggia, da anni nella bufera per le non conformità igieniche riscontrate durante i controlli dei carabinieri, a luglio scorso è stato chiuso per volontà dell'amministrazione comunale. «Nella delibera del Consiglio, nessun consigliere e nessuna parte politica si è preoccupa dei lavoratori e delle lavoratrici che con questa decisione vedono a rischio il loro futuro occupazionale», commenta Andrea Brignoli, della segreteria del sindacato Filcams Cgil di Venezia. Si tratta di 9 dipendenti.

A fine agosto il Comune ha poi emesso la determina per riaffidare il servizio di preparazione pasti, dove però, osserva il sindacato, «non vi è nessun riferimento alla clausola sociale, a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori e le lavoratrici che lavoravano nel centro cottura. Un ente pubblico - commenta Brignoli - ha un obbligo normativo, nonché etico e morale, di inserire la clausola in un bando di gara per cambio appalto». La ditta precedente gestiva l’appalto da circa 17 anni e, in prossimità del nuovo anno scolastico, aveva chiesto informazioni in merito alla prosecuzione o meno del rapporto in essere con il Comune. «La società non ha mai ricevuto riscontro alcuno da parte del Comune», scrive la sigla Filcams.

Così, i lavoratori si sono rivolti alla Cgil, temendo di rimanere senza lavoro, chiedendo attraverso Filcams al Comune di essere assorbiti dalla nuova società per l’affidamento del servizio di refezione scolastica di tutte le scuole e anche per l’asilo nido Arcobaleno Borgo San Giovanni. A metà settembre, scrive Brignoli, quando è arrivata la nuova cooperativa sociale nessun dipendente della ditta precedente è stato contatta né assunto. Si sarebbe riscontrato infatti che il nuovo appalto non prevede più la realizzazione di un servizio di refezione scolastica di tipo interno, come prima. 

«Questo rappresenta una discontinuità rispetto al precedente servizio - commenta il sindacalista - ma se anche i pasti verranno preparati altrove, il servizio mensa continua - argomenta Brignoli - e il contratto applicato è lo stesso. Per questo - sostiene - tutte le maestranze hanno diritto ad essere assorbite a pari condizioni contrattuali e salariali. Sappiamo che ci sono state lamentele dei cittadini e dei genitori nei confronti della precedente gestione del servizio di refezione scolastica, ma per chiarezza vogliamo precisare che eventuali carenze anche di carattere qualitativo delle pietanze, non possono e non devono ricadere sui lavoratori e lavoratrici. Attualmente i lavoratori sono ancora in sospensione dal lavoro e quindi senza stipendio, senza alcun sussidio».

Stasera, giovedì 29, c'è Consiglio comunale a Chioggia: l'organizzazione sindacale Filcams Cgil annuncia che sarà presente con i lavoratori per chiedere l'assunzione degli 8 (attualmente) lavoratori, oltre all'inserimento della clausola sociale in modo da preservare la continuità occupazionale del personale.

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