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Cronaca

Appello al ministro Salvini per la A4: «Adottare il modello Genova»

In programma domani l'incontro tra i sindaci del Veneto orientale e il presidente Mattarella. La Fondazione Think Tank chiede al ministro di accelerare i lavori della terza corsia: «Servono cantieri 24 ore su 24»

Il “modello Genova” per completare la realizzazione della terza corsia della A4 in tempi ragionevoli: questa la richiesta che la Fondazione Think Tank Nord Est (formata da decine di imprese e associazioni di categoria tra Veneto e Friuli) intende formulare al ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini. Una questione che va affrontata con la massima urgenza, visto che nel tratto fra Portogruaro e San Donà di Piave si verificano incidenti con una frequenza impressionante, spesso con morti o feriti gravi.

Se nella giornata del 21 dicembre è previsto un incontro sul tema tra i 22 sindaci del Veneto orientale e il presidente Mattarella, la Fondazione punta invece sul coinvolgimento diretto del ministero: «Inviteremo Salvini ad un convegno ad inizio 2023 - spiega il presidente Antonio Ferrarelli - con l’obiettivo di ottenere dal governo le risorse necessarie per l’apertura dei cantieri 24 ore su 24 sulla tratta San Donà di Piave-Portogruaro».

Non è ancora pienamente operativa la newco “Autostrade Alto Adriatico”, che all’inizio del 2023 subentrerà ad Autovie nella gestione della tratta Venezia-Trieste della A4. Nel corso dell’estate c’era stata la firma dell’accordo di cooperazione tra il ministero e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma il passaggio di consegne non è ancora terminato: il prossimo step dovrebbe essere l’emanazione dei decreti interministeriali. Nel frattempo, lo stato di emergenza e la gestione commissariale sono appena stati prorogati per altri due anni, fino al 31 dicembre 2024, con decreto firmato dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni. Una «buona notizia», per il presidente del Veneto Luca Zaia, che «consente di continuare a fare tutto il possibile per risolvere problemi che, nel tratto che coinvolge il Veneto, sono quotidiani e spesso causa di gravi incidenti».

Il traffico dei veicoli nel corso del 2022 è ormai in linea con il 2019: nel confronto con le altre autostrade del Nordest, la rete di Autovie è quella più vicina ai livelli pre-pandemia. Le percorrenze complessive dei primi sette mesi dell'anno sono inferiori solamente dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda le altre tratte autostradali, il traffico dell’autostrada del Brennero è ancora inferiore dell’1,3% al dato del 2019, mentre la rete di Cav è a -1,7% e la Brescia-Padova a -2,3%. Questo anche perché la Venezia-Trieste è un’autostrada strategica per tutta l’Europa, sia per il traffico pesante che per l’economia turistica: di fatto mette in comunicazione l'Italia con l’Europa centro-orientale, favorendo gli scambi commerciali delle imprese di tutto il nord e l’economia turistica dell’Alto Adriatico.

«Proprio per questo - evidenzia la Fondazione Think Tank -  oggi la A4 Venezia-Trieste può essere considerata la vera emergenza infrastrutturale del Paese. Pensare di completare l’opera nel 2027 vorrebbe dire prolungare l’emergenza sicurezza, mettere a repentaglio gli scambi commerciali ed il sistema turistico del litorale, convivere a lungo con possibili chiusure dell’autostrada e disagi anche sulla viabilità minore: una situazione non più tollerabile per economie avanzate e vocate agli scambi internazionali come quelle del Veneto e del Friuli Venezia Giulia».

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