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Cronaca

Bettin, Cacciari e Caccia uniti: "Liberate Rocchetta, non c'entra"

Appello di ex sindaco, assessore e consigliere: "La sua idea di indipendenza era tutt'uno col riconoscimento dei diritti di cittadinanza"

Non solo la visita in carcere del leghista Mario Borghezio, che ha dichiarato come "fa male vedere una persona che vive di ideali in prigione". Al fianco del fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta scendono in campo l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari (primo cittadino al tempo del blitz dei Serenissimi), l'assessore all'Ambiente di Ca' Farsetti Gianfranco Bettin e il consigliere di In Comune Beppe Caccia.

I tre esponenti politici chiedono la liberazione dell'ex parlamentare, considerato dal gip di Brescia che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei "secessionisti", il presunto ideologo dell'operazione. "Conosciamo personalmente Franco Rocchetta da almeno vent'anni - scrivono - E' stato uno dei primi ad affrontare, in Veneto e a partire dal Veneto, la questione delle autonomie e del federalismo. In tutte le occasioni in cui ci siamo confrontati con lui, la sua idea di indipendenza era tutt'uno con una prospettiva europea e con un riconoscimento dei diritti di cittadinanza fondato sullo ius soli e sulla residenza".

"E' quanto di piu' lontano possa esserci - proseguono - da 'secessionismi' e politiche di esclusione e chiusura razzista. Con lui abbiamo condiviso iniziative nei Balcani per il dialogo interculturale e interreligioso, in termini di assoluta contrarieta' alla barbarie della guerra e della pulizia etnica. Per come l'abbiamo conosciuto, ci sentiamo di escludere il suo coinvolgimento in attività terroristiche o eversive - concludono Cacciari, Bettin e Caccia - e auspichiamo possa tornare al più presto libero per difendersi dalle gravi accuse che gli vengono imputate".

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