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Cronaca

Marco Zennaro, la preoccupazione di Venturini: «Giungono notizie di un colpo di stato in Sudan»

L'assessore: «È urgente un impegno del governo a tutti i livelli per riportare a casa Marco»

«Marco a casa subito». Un nuovo appello per la liberazione dell'imprenditore veneziano Marco Zennaro è stato rilanciato stamattina dall'assessore alla Coesione Sociale di Venezia, Simone Venturini, sul suo profilo Twitter. «Giungono preoccupanti notizie di un colpo di stato in Sudan - continua Venturini - Khartum in queste ore è una città ancora meno sicura di prima. Sono ore concitate: è urgente un impegno del governo a tutti i livelli per riportare a casa Marco». 

Il concittadino arrestato in Africa a marzo scorso, e in attesa di nuova udienza per la parte civile, è bloccato per problemi giudiziari. Le accuse penali sono venute meno e Zennaro, accusato di aver fornito una partita di trasformatori elettrici "non conforme", è uscito dal carcere in cui è rimasto per oltre due mesi  ed è stato posto "ai domiciliari" in ambasciata. Ma non può fare rientro a casa e nel frattempo anche tutta l'estate è trascorsa. Quando è uscito dal carcere Zennaro era talmente provato fisicamente e moralmente dal periodo di prigionia da non riuscire quasi a camminare. I famigliari hanno riferito al telegiornale della Rai che è impossibile telefonare a Marco Zennaro e che Internet è fuori uso con il colpo di Stato e l'arresto del primo ministro in Sudan. Risulta chiuso l'aeroporto e sono ferme le udienze, perciò anche quella fine mese che era fissata per il caso dell'imprenditore veneziano. I parenti hanno chiesto alle istituzioni italiane di far uscire Marco Zennaro dal Paese.

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