Raccolta fondi per il restauro della barca da parada, l'appello viaggia sui social
L'associazione veneziana Il Caicio ha avviato una campagna online, per riportare a nuova vita la propria imbarcazione ammiraglia. Al momento sono stati raccolti 4mila euro
L’appello per il restauro viaggia sui social e, più in generale, sul web. L’associazione Il Caicio, infatti, ha pubblicato online un appello per cercare fondi che possano finanziare il restauro di una barchetta da parada, acquistata nel 2012 ed entrata a far parte, nello stesso anno, del Museo delle imbarcazioni tradizionali di Forte Marghera.
La barchetta, dopo un periodo trascorso fuori dall’acqua, necessitava di un restauro importante, rimasto incompleto, in quanto il progetto all’interno del quale era stata acquisita si è dissolto. Lasciando a metà il lavoro. L’imbarcazione necessita ora di un restauro straordinario, e l’associazione ha deciso di impegnare tutte le proprie risorse per salvarla, chiedendo un contributo volontario a quanti si volessero rendere promotori del salvataggio di un pezzo storico. Il restauro è stato affidato al maestro d’ascia Igor Silvestri, ma necessiterà di costante manutenzione, per mantenersi “in salute”. Il budget necessario stimato per il progetto è di circa 10mila euro, con mille euro da investire annualmente per la sua manutenzione. Ad oggi sono stai già raccolti oltre 4mila euro.
RICONOSCIMENTI - Per premiare la partecipazione al restauro della barchetta, l’associazione ha previsto diversi tipi di ricompense: da differenti tipi di gadget (serigrafie, borse di tela e t-shirt), gite brevi o lunghe sulle tracce dei “tragheti de fora” a bordo della barchetta restaurata e esperienze “Io c’ero”, ossia serate esclusive ed uniche per 4, 6 o 8 persone, sempre a bordo dell’imbarcazione.
DOPO IL RESTAURO - A restauro avvenuto, la barchetta da parada tornerà ad essere l’ammiraglia dell’associazione, barca di rappresentanza di tutti gli eventi pubblici. Il mezzo ideale ed indispensabile per divulgare la conoscenza della barche tradizionali in legno e per promuovere la mobilità sostenibile a remi.
