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Cronaca Marghera / Piazza del Mercato

Avanti la Variante per il distretto sanitario a Marghera. I comitati scrivono all'assessore

«Vogliamo una Casa di comunità, non solo un distretto sanitario. La piazza va tutelata. No allo smantellamento di 48 case popolari Erp»

Il Consiglio comunale nella seduta di giovedì ha approvato con 30 voti a favore, 1 contrario e 1 astenuto, la Variante al Piano degli Interventi per la modifica della zonizzazione delle aree di proprietà dell’azienda Ulss 3 in via Tommaseo e Piazzale del Municipio a Marghera, per realizzazione il nuovo Distretto Sociosanitario. «Non sono pervenute osservazioni in merito - la precisazione - Il Consiglio comunale ne ha preso atto e ha stabilito che in sede di progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera pubblica e di rilascio del permesso di costruire degli edifici privati, siano recepite le indicazioni della Valutazione di Compatibilità idraulica per l’area in Piazzale del Municipio. 

«Non abbiamo inoltrato alcuna osservazione perché altre presentate su precedenti progettualità non sono state prese in considerazione - si legge nella lettera che i comitati: Psi Marghera, Comitato ViviAmo Marghera, Marghera Oggi 2.0, Circolo culturale Pino Budicin, Residenti via Ulloa, Custodi del Territorio, Associazione La Ginestra e  Tutta la cittá insieme, hanno inviato all'assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin. «Vogliamo una Casa di comunità, non solo un distretto sanitario - hanno commentato gli stessi gruppi dopo l'approvazione della variante in Consiglio comunale - In un luogo dove sia garantito un parcheggio adeguato, non a discapito di uno smantellamento di 48 case popolari Erp in Piazza Mercato o altro consumo di suolo. La piazza va tutelata, visto la protezione paesaggistica del quartiere residenziale della Città Giardino».

L'intervento per i comitati «è una forzatura rispetto ad altre aree a Marghera dotate di spazi di gran lunga superiori per adeguare la struttura a una vera Casa di Comunità. Pensiamo solo alla superficie lorda di 20.000 metri quadri dell'area di via Ulloa dove sorgerà la questura, operazione di razionalizzazione dei commissariati di via Nicolodi, di via Cà Rossa a Mestre, di Santa Lucia a Venezia, dell'attuale commissariato di Marghera, o altre aree che, a occhio, potrebbero esser dotate di parcheggio e sempre comode ai mezzi di trasporto pubblico. Tanto più che la stessa legge regionale sul contenimento del suolo deroga alle prescrizioni vigenti per la realizzazione di servizi di interesse pubblico rilevanti per i suoi cittadini, ma, utilizzando la ragione e non la forza. Le cose sono giuste - concludono - ma i luoghi indicati dalla giunta sono completamente sbagliati».

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