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Cronaca

Ok al piano di risanamento del Cvn, riprendono i lavori del Mose. Spitz: «Nuova fase»

È stato approvato dal tribunale di Venezia. Risultato dell’accordo tra provveditoriato, ministero e Consorzio Venezia nuova, in precedenza aveva già ottenuto il via libera dalla Corte dei conti

Il tribunale fallimentare ha dato oggi l'approvazione al piano di risanamento del Consorzio Venezia Nuova (Cvn), che ora potrà riavviare i lavori di completamento del sistema Mose tutelando al contempo le aziende creditrici. Il piano è stato presentato dal commissario del Cvn, Massimo Miani, insieme al legale del Consorzio, Stefano Ambrosini. Il tribunale inoltre ha preso atto della contestuale rinuncia al concordato da parte del commissario, dato che la  procedura è nei fatti superata dal nuovo progetto di risanamento.

La decisione arriva a seguito dell’accordo transattivo del 1° febbraio tra il provveditorato alle opere pubbliche e il Consorzio Venezia Nuova, e del via libera da parte della Corte dei conti dello scorso 21 febbraio. Per il commissario del Mose, Elisabetta Spitz, ora «ha inizio una nuova fase per la storia del Mose e per la laguna di Venezia», un «successo frutto della collaborazione dei soggetti istituzionali, che, passo dopo passo, ha portato alla positiva risoluzione del progetto». «Adesso - conclude Spitz - è il momento di guardare avanti e di procedere al completamento dell'opera», che comunque «ha già difeso Venezia dalle acque alte negli ultimi due anni» e che, grazie a una serie di test, è ora in grado di sollevarsi in 30 minuti.

Il ministro della Mobilità e delle infrastrutture sostenibili, Enrico Giovannini, in una nota ufficiale, ha comunicato: «Ora potranno riprendere i lavori per completare il Mose, che sarà in grado di mettere definitivamente in sicurezza la città dal fenomeno dell’acqua alta». Per il segretario regionale del Pd Andrea Martella, questo atto segna l'inizio «dell'ultimo miglio per il completamento dell'opera», ma è anche «il momento di stringere i tempi su un secondo passaggio, quello relativo all'Autorità per la laguna di Venezia, che attende di passare alla sua fase esecutiva. La città ha infatti bisogno di poter contare su un ente in grado di fare sintesi e condivisione».

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