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Cronaca

Il Pala Expo è pronto e operativo. Ma i vaccini continuano ad arrivare a rilento

Ieri l'ultimo sopralluogo in quello che diventerà l'hub principale di Ulss 3. È entrato in funzione anche un servizio navetta, gestito da Actv, per collegare il centro di Mestre all'area del Parco Scientifico Tecnologico

Un segnale importante. Un centro vaccinale nel quale, a pieno regime, si potrebbero somministrare quasi 3000 dosi di siero al giorno contro il Covid. Il condizionale è d'obbligo, perché se c'è una certezza, è che i vaccini arrancano. L'apertura al Pala Expo di Marghera di un "super hub", come lo aveva definito qualche settimana fa il dg di Ulss 3 Edgardo Contato, è quindi un segnale importante per il futuro, quando i vaccini - si spera - saranno disponibili e in grandi quantità.

Vaccinazioni al Pala Expo

Intanto ieri si è svolto l'ultimo sopralluogo nella vasta struttura da 10mila metri quadrati nell'area del Parco Scientifico Tecnologico. Già da questa mattina saranno operative dieci linee vaccinali, venti postazioni per la visita anamnestica e sei per le pratiche amministrative per prenotare l'appuntamento per il richiamo.

La struttura ha grandi spazi e permette di accogliere gli utenti in sicurezza e senza disagi. Impedirà che si creino difficoltà momentanee, come quella di ieri al bocciodromo di Mirano, dove sono state raddoppiate le linee di accettazione per evitare che si formassero assembramenti. Il secondo vantaggio del Pala Expo, oltre alle dimensioni, riguarda la posizione, strategica anche per essere raggiunta dai mezzi pubblici. Per favorire la popolazione, Actv ha istituito un servizio navetta, in collaborazione con Ulss 3, con partenze ogni 15 minuti dal centro di Mestre. La prima da Piazza XXVII Ottobre è prevista per le 8.17, mentre l'ultima dal Pala Expo alle 20.50. Saranno garantite fermate intermedie e interscambio con le altre linee del servizio pubblico (qui i dettagli).

«La speranza ora - ha spiegato il dg Contato - è che a fronte dell'impegno del servizio sanitario regionale, presto siano disponibili in quantità adeguate, e non con le difficoltà di queste settimane, anche i vaccini da somministrare alla popolazione». L'immediato futuro, per ora, parla di tanta incertezza e una programmazione delle nuove sessioni per forza di cose a singhiozzo. Se oggi sono arrivate poco più di 125mila dosi di Pfizer per tutto il Veneto (di cui circa 16mila per l'azienda Serenissima), secondo quanto spiegato oggi dall'assessore alla Sanità regionale Manuela Lanzarin, nel punto stampa dalla protezione civile di Marghera, per vedere nuove forniture di AstraZeneca e Moderna bisognerà attendere la prossima settimana.

Ad ogni modo, difficile pensare che la campagna vaccinale possa entrare a pieno regime, - ossia con oltre 50mila inoculazioni al giorno in Veneto e 5/6mila nei soli hub di Ulss 3 - lo confermano i numeri. A meno di sorprese inaspettate, fino alla fine di aprile sono attese ogni settimana una media di 150mila dosi di vaccino (di tutte le aziende farmaceutiche) nella nostra Regione. Se è vero che da metà mese sarà disponibile anche il siero di Johnson&Johnson, è altrettanto vero che la stessa azienda ha annunciato per tempo che ci saranno dei problemi di fornitura nelle prime settimane, quindi solo tra maggio e giugno potrà arrivare in dosi massicce, così come confermato nei giorni scorsi dal commissario straordinario per l'emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo. Stando così le cose, bisogna attendersi una campagna a singhiozzo per altre 3 o 4 settimane, prima di sfruttare quella "potenza di fuoco" sul fronte vaccinazione che la sanità regionale sarebbe in grado di mettere sul piatto.

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