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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Fusina

L'autostrada del mare di Fusina "Non si passa più per San Marco"

Sabato ha attraccato poco prima delle 8 la ro-pax "Forza" di Anek Lines al nuovo terminal del porto. Un investimento da 230 milioni di euro

Venezia ha un nuovo terminal hi-tech interamente dedicato alle autostrade del Mare che permetterà di diminuire di molto i passaggi dei traghetti merci e passeggeri davanti a San Marco. Tutte queste imbarcazioni che oggi giungevano al terminal di Marittima avranno infatti a disposizione aree, servizi e un terminal progettato appositamente per questo specifico settore di traffico. La prima nave ad attraccare è stata la ro-pax “Forza” di Anek Lines da/per la Grecia, sabato mattina poco prima delle 8.

Il terminal di Fusina è uno dei più importanti progetti di infrastruttura portuale realizzato in Project Financing: 230 milioni di investimento (di cui il 80% da fondi privati) e una sinergia positiva tra pubblico e privato.

Il progetto è sostenuto dall’Autorità Portuale di Venezia e co-finanziato dall’Unione Europea per 10 milioni di euro grazie al progetto Adriamos (programma Ten-T) con l’obiettivo di potenziare le Autostrade del Mare tra Italia e Grecia. Il terminal però guarda oltre, a tutti i mercati europei ed extra-europei, forte della sua localizzazione strategica all'incrocio di tre importanti corridoi europei (Scandinavo-Mediterraneo, Mediterraneo, Baltico-Adriatico), con l’ambizione di diventare un polo logistico capace di supportare e integrare le nuove esigenze del trasporto commerciale incentivando l’intermodalità nella distribuzione delle merci.


Attracca la prima nave dell'autostrada del mare

La nuova struttura portuale è stata progettata e costruita dal pool di imprese di Venice Ro-Port Mos che, dopo aver bonificato l'area industriale dismessa ex Alumix, oggi inizia anche la gestione del terminal, di tutti i servizi connessi e degli immobili, grazie a una concessione di Autorità Portuale per i prossimi 40 anni.

Due darsene con quattro banchine capaci di ospitare contemporaneamente quattro navi e una piattaforma logistica dotata di nuovi fabbricati e magazzini, piazzali portuali e parcheggi per un’area complessiva di 36 ettari. Le banchine prospicienti il canale Malamocco-Marghera potranno usufruire di fondali fino a meno 12 metri e, all’interno del compendio verranno sviluppate attività portuali e di servizio destinate allo stoccaggio e movimentazioni merci, cui si aggiungeranno servizi di tipo commerciale e logistico.

"Questa nuova sezione del porto è stata pensata quasi dieci anni fa con l’obiettivo di preparare il porto di Venezia allo sviluppo dei traffici intra-mediterranei destinati a crescere allo svilupparsi delle economie che si affacciano sulla costa sud dal Marocco alla Turchia - spiega il presidente dell'autorità portuale Paolo Costa - Ma oggi dobbiamo soprattutto dire che abbiamo  mantenuto una promessa fatta alla città solo l’anno scorso. Quella che ci consente di dire che da sabato, la totalità delle navi traghetto – oltre 400 traghetti all’anno - che entrava in laguna dalla bocca di Lido e passava davanti San Marco e Giudecca scaricando o caricando veicoli che attraversavano il Ponte della Libertà, entrerà in laguna attraverso la Bocca di Malamocco, approderà a Fusina e farà transitare i oltre 500 veicoli in meno al giorno per il Ponte della Libertà".

LA COSTRUZIONE DEL TERMINAL E L'ARRIVO DELLA PRIMA NAVE

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