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Cronaca

Apt, cresce il rischio del "Tutti a casa". A gennaio la liquidazione?

L'annuncio è del presidente Enrico Miotto, i problemi sono soprattutto economici. In fibrillazione 69 dipendenti, sindacati già sulle barricate

A gennaio scatterà la liquidazione per l’Apt della Provincia di Venezia. A dare l’annuncio è il presidente Enrico Miotto, in ballo ci sono la bellezza di 69 dipendenti. Le brutte notizie dunque sono due: il “tutti a casa” e il rischio di privare un’area l’area veneziana di un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza ai turisti. Come riporta Il Gazzettino, lunedì mattina nella sede della provincia a Ca’ Corner si è svolta una riunione sindacale da cui è emerso un quadro tutt’altro che roseo.

“Terminerà il regime transitario previsto dalla legge 11 e non ci sono ancora risposte da parte delle istituzioni” ha spiegato Miotto addentrandosi poi nell’ambito più tecnico della questione. I sindacati chiedono proprio agli enti pubblici di fare la loro parte: “Chiediamo alla Regione di riconsiderare almeno per una fase i tagli agli investimenti pubblici, alla Provincia di garantire la continuità finanziaria anche nel periodo commissariale e ai Comuni di assumere la gestione di questa funzione”. Ma il nodo è sempre economico, soldi non ce ne sono ed è per questo che l’Apt rischia seriamente di chiudere i battenti.

Il sub-commissario comunale Natalino Manno ha annunciato che l’orientamento di Venezia è di assorbire a breve quanto di competenza insieme agli altri Comuni della laguna, con Vela potenziale gestore, i Comuni coinvolti fin da subito potrebbero essere Jesolo, Chioggia e Caorle. Ma la situazione è nebulosa, i dipendenti sono in fibrillazione e i sindacati minacciano mobilitazioni.  

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