Arrampilandia, "Metafora della vita: salire anche se non sempre si arriva alla vetta"
Una mattinata tra ponti tibetani, teleferiche, grotte, e muri per circa un migliaio di bambini delle scuole elementari, grazie alla edizione 2018: "Segni di bellezza e di umanità"
Un giovedì mattinata all'insegna dell'avventura, trascorsa tra ponti tibetani, teleferiche, grotte, e muri di arrampicata, per circa un migliaio di bambini delle scuole elementari, grazie alla edizione 2018 di “Arrampilandia”, alla chiesa di Gesù Lavoratore a Marghera.
Patronato
L'evento, promosso dal gruppo di arrampicata sportiva “I Sgrafamasegni”, in collaborazione col gruppo speleologico San Marco, si è tenuto all'interno del patronato della chiesa. Presenti all'evento, tra gli altri, per portare i saluti della città, gli assessori comunali al Decentramento, Paola Mar, e alla Coesione sociale, Simone Venturini, e il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin.
'Buoni valori'
“Siamo qui – ha ricordato Venturini - per confermare la forte vicinanza dell'amministrazione comunale a questa iniziativa, che vede impegnati oltre cento volontari, a cui va il nostro più sentito ringraziamento. E' una manifestazione pensata per i bambini, all'insegna del divertimento e del gioco, ma anche dell'educazione ai buoni valori. E' oltremodo significativo poi che essa si svolga in una parte della nostra città spesso associata a fatti negativi, ma che dimostra invece, ogni giorno, segni di bellezza e di umanità".
Sano divertimento
“Siamo davvero orgogliosi – ha sottolineato Paola Mar – che la nostra città possa ospitare manifestazioni come questa: è bello che quest'anno oltre ai ragazzi delle scuole comunali ne siano arrivati tanti altri dagli istituti compresi nel territorio della Città metropolitana. L'arrampicata non è solo uno sport, un momento di sano divertimento, ma è anche una metafora della vita. Ci insegna a salire, anche se poi sempre non si riesce ad arrivare alla vetta, e ci fa capire che in ogni caso è giusto e doveroso, anche dopo una parziale sconfitta, riprovare daccapo con la stessa volontà e passione.”