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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Fusina

Stop mentre scendono dal traghetto: "Siamo muratori". Invece avevano 7 chili di "maria"

Due cittadini albanesi, fino a quel momento incensurati, sono finiti in manette nella notte tra martedì e mercoledì al porto di Fusina. Dieci panetti di droga nascosti nella loro auto

Da qui fino a Natale saranno possibili altri sequestri piuttosto ingenti, perché è il periodo in cui i traffici di marijuana e hashish si moltiplicano dall'Afghanistan. La "stagione" si è aperta nella nottata tra martedì e mercoledì con l'arresto di una coppia di cittadini albanesi controllati mentre stavano scendendo da un traghetto della linea Minoan Lines dopo essere partiti da Igoumenitsa e aver attraccato al porto di Fusina. Sequestrati 7,5 chili di marijuana.

Controllo notturno 

Era circa l'1.30 quando la guardia di finanza, di concerto con l'Agenzie delle dogane, ha intimato l'Alt alla coppia di muratori di 34 e 42 anni. Almeno è così che si sono presentati agli agenti del II Gruppo di Venezia: "Siamo albanesi ma lavoriamo in Grecia", hanno dichiarato consegnando il permesso di soggiorno ellenico. 

Comportamento sospetto

Il loro comportamento, però, denotava una certa preoccupazione. Anche per questo gli accertamenti si sono fatti più approfonditi sulla loro Skoda. E' intervenuta l'unità cinofila antidroga "Bacos" e grazia al suo fiuto sono stati scoperti nei longheroni dell'abitacolo 10 panetti di marijuana. Vano il tentativo di ingannare il cane cospargendo gli involucri con una sostanza all'aroma di peperoncino e paprika. Per i due corrieri è scattato l'arresto. 

Indagini sulla loro destinazione

Le indagini proseguono per individuare la destinazione dello stupefacente, che forse non era così lontana. La coppia, infatti, aveva una piccola borsa ciascuno. I finanzieri stanno cercando di scoprire dove i due fossero diretti, ma il navigatore satellitare era spento. Al setaccio le rubriche e le memorie dei telefoni cellulari, sequestrati al 34enne e al 42enne. Entrambi sono comparsi davanti al giudice mercoledì pomeriggio per la convalida dell'arresto, al termine della quale è stato disposto il trasferimento al carcere di Santa Maria Maggiore in attesa dell'udienza dei primi di ottobre.

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