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Cronaca

In manette 2 latitanti della banda dei clonatori: uno era in Spagna

Nell'intera operazione è stata sgominata un'organizzazione tutta veneziana: copiavano le carte, poi le usavano con conti intestati a finte aziende

Altri due veneziani in manette, un 41enne e un 53enne entrambi con precedenti: sono tra i componenti di una banda di clonatori sgominata dalla polizia la settimana scorsa (DETTAGLI), fino a oggi ancora latitanti. I due sono stati arrestati dalla squadra mobile lagunare nell’ambito della prolungata indagine - coordinata dalla Procura e su provvedimento di custodia cautelare del GIP di Venezia - che il 19 febbraio ha consentito di disarticolare una intera associazione criminale dedita a clonare carte di credito.

M.S., che al momento dell’operazione della scorsa settimana era risultato irreperibile, è stato fermato mercoledì sera all’aeroporto di Treviso, al rientro dalla Spagna. Di professione cuoco, residente a Venezia, il suo compito all'interno della banda era di utilizzarle per fare acquisti in esercizi commerciali compiacenti del centro storico.

L'arresto di G.P. è arrivato invece giovedì mattina: era il capo e organizzatore del gruppo e provvedeva materialmente, grazie alla sue competenze informatiche, alla clonazione delle carte di credito, riversandone i codici sui supporti magnetici. Inoltre fungeva da punto di collegamento tra tutti gli associati, ed in particolare con uno degli intestatari delle ditte fittizie. È stato rintracciato nella sua abitazione di Mestre, dove si trovava agli arresti domiciliari perché già arrestato in ottobre: era stato trovato in possesso di skimmer, POS e diverse carte clonate. I due sono stati trasferiti in carcere.

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