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Cronaca Dolo / Autostrada A4

Fuga in Slovenia dopo la rapina Coppia viene arrestata in extremis

Martedì mattina un automobilista era stato picchiato e derubato nell'area di servizio di Arino. La caccia a una Renault si è chiusa a Duino Est

Volevano raggiungere la Slovenia, visto che alla dipendente dell'Autogrill avevano chiesto indicazioni proprio su come passare la frontiera. Forse perché sapevano che rimanere in Italia per loro sarebbe stato pericoloso, dopo che avevano preso a pugni e rapinato un automobilista di origini slave nell'area di servizio di Arino di Dolo (DETTAGLI). Per loro, invece, la fuga si è fermata prima. In extremis. I due delinquenti sono stati bloccati dalla polizia stradale di Gorizia nell'area di servizio di Duino, non distante da Trieste e quindi dalla frontiera. Per loro sono scattate le manette per rapina impropria e pure per lesioni personali: nella mattinata, infatti, un uomo di colore aveva attirato l'attenzione di un automobilista e l'aveva preso a pugni all'interno dell'area di servizio di Arino di Dolo, in direzione Venezia.

Dopodiché gli aveva rubato una busta con all'interno 1.700 euro in contanti, evidentemente sapendo che il bottino avrebbe potuto essere piuttosto consistente. Di conseguenza è stata diramata a tutte le forze dell'ordine una nota di rintraccio del veicolo dei fuggitivi, una Renault Scenic grigia con targa francese: a bordo anche una donna di carnagione bianca. Lo stesso veicolo individuato in serata in territorio goriziano da una pattuglia della polstrada: le forze dell'ordine si sono messe a distanza di sicurezza e hanno pedinato la coppia, finché quest'ultima non ha messo la freccia e non ha imboccato l'ingresso dell'area di servizio di Duino, in direzione Trieste.

A quel punto hanno aspettato che entrambi scendessero dal proprio veicolo e, al momento opportuno, senza mettere in pericolo le altre persone presenti (anche perché non si sapeva se i fuggitivi fossero armati) sono stati arrestati. Si tratta di G.A., un 22enne di origini senegalesi ma con permesso di soggiorno belga, e di L.M., 28enne francese. Entrambi con precedenti. Gli agenti sono riusciti anche a recuperare parte della refurtiva, ora sequestrata, mentre i soldi che mancano all'appello i due dovranno spiegare che fine abbiano fatto. La donna è stata trasferita alla casa circondariale femminile di Trieste, mentre il giovane in quella di Gorizia.

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