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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chioggia / Via San Giuseppe

Spaccio sottobanco, barista pusher finisce in manette: "Vendeva coca nel locale"

Lo spacciatore, un 64enne di Chioggia, è stato trovato in possesso di 6 involucri di cocaina. A insospettire gli agenti l'insolito via-vai dentro e fuori del locale

I sospetti che in quel bar potesse esserci un giro di droga si sono rivelati fondati. Al termine di una attività investigativa articolata, i poliziotti del Commissariato di Chioggia hanno messo le manette ai polsi al proprietario di un bar di via San Giuseppe, in zona Ca' Lino, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti sono entrati in azione nella serata di venerdì, in abiti civili, mettendo a punto un servizio di osservazione nelle vicinanze del locale. In modo discreto, senza dare nell'occhio. Una prima conferma che qualcosa non andava all'interno del bar sono state le "toccata e fuga" di numerose persone: clienti che entravano e dopo pochi istanti uscivano. Un tempo risicato, ma comunque sufficientemente lungo per mettere a punto la compravendita della "roba".

Prudenza. È quella adottata dai poliziotti, che prima di entrare nel bar ed effettuare i controlli di rito, hanno preferito fermare un cliente sospetto, un 45enne del posto, all'altezza della Romea. L'uomo ha subito ammesso di aver acquistato della cocaina dal titolare del bar, consegnandola subito dopo agli uomini in divisa. Avuta una prima conferma, attorno alle 22.40 gli agenti hanno avviato l'operazione di accertamento vera e propria, con l'ausilio delle unità cinofile della Questura di Padova.

La prima ad essere sorpresa in possesso di stupefacenti è stata una cliente, una 35enne del posto, con due involucri contenenti cocaina, per un totale di 1,169 grammi. I cani-poliziotto hanno poi fiutato la "coca" nel retro del bar. Si trovava all'interno della giacca del titolare, C.S. di 64 anni: 2,778 grammi suddivisa già in sei involucri di cellophane. Pronta quindi per essere smerciata (probabilmente la sera stessa). L'uomo è stato quindi condotto negli uffici del Commissariato di Corso del Popolo e posto successivamente agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

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