Era arrivato a strappare le pagine del passaporto che avrebbero potuto "certificare" che lui non era mai penetrato in Italia illegalmente. E, nel caso, che lui non si sarebbe mai allontanato dalla madrepatria. Nella notte tra domenica e lunedì i carabinieri della tenenza di Dolo hanno arrestato per immigrazione clandestina un 34enne di nazionalità albanese, L.K., che si trovava in un locale pubblico di Pianiga assieme a un amico. Nessun dubbio sul fatto che fosse consapevole di stare rischiando grosso nel momento in cui sono giunti i militari dell'Arma. Il suo comportamento ha indotto le forze dell'ordine ad approfondire i controlli nei confronti del sospetto e anche del suo connazionale.

Si è scoperto che nel 2015 L.K. era stato espulso dopo essere stato condannato a 8 anni di reclusione per traffico di stupefacenti. L'espulsione gli aveva permesso di sospendere la pena, di cui evidentemente si era fatto beffe. Lunedì mattina il suo nuovo arresto è stato convalidato e il giudice ha ripristinato la sua detenzione nel carcere di Venezia.

Domenica non è stato l'unico intervento degno di nota dei carabinieri di Dolo: verso le 14, infatti, è stato denunciato a piede libero F.M., un 48enne del posto alle prese con problemi di tossicodipendenza. L'uomo, con un precedente per rapina a mano armata, appena uscito dal serd di Dolo dove si trova in cura, ha tentato di vendere il metadone che gli era appena stato consegnato dal personale sanitario. I carabinieri sono stati allertati da un giovane che era stato avvicinato dal "pusher".