Gli investigatori avevano subito collegato i due episodi di rapina, avvenuti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. C'erano i modus operandi simili, ma anche le testimonianze delle persone coinvolte nelle incursioni, che descrivevano con una certa precisione il delinquente compresi i tatuaggi che ha sul collo. Anche perché non si era fatto troppi problemi ad agire a volto scoperto. Le manette per F.P., 39 enne veneziano già noto alle forze dell'ordine, sono scattate all'alba di giovedì: lo hanno rintracciato i carabinieri della compagnia di Venezia, a conclusione di un’attività d’indagine durata poco più di un mese. Le prove raccolte sono risultate schiaccianti, al punto da convincere l'ufficio Gip di Venezia a emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il primo fatto contestato risale al 6 ottobre, quando l'uomo ha tentato un'incursione ai danni di una parafarmacia in sotoportego dei Amai (DETTAGLI), nel sestiere Santa Croce. Accento veneziano e tatuaggi sul collo, il 39enne era entrato nell'esercizio e aveva minacciato il farmacista con un temperino a forma di roncola, ordinandogli di consegnare i soldi. Solo le urla della vittima lo avevano fatto desistere dal suo intento.

Tre giorni dopo il delinquente si era invece presentato alla trattoria "Antica Mola" nel sestiere di Cannaregio (DETTAGLI): in quel caso aveva annunciato di avere con sé una pistola e aveva ottenuto alcune decine di euro, prima di darsi alla fuga. Mettendo insieme gli elementi raccolti nei due episodi, i militari sono riusciti a risalire all'identità del rapinatore e lo hanno raggiunto nel Bellunese, dove risiede da pochi giorni. È stato portato al carcere di Belluno.