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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Nel 2002 truffò la IBM per 168mila dollari: arrestato al terminal di Fusina

L'uomo, 39enne, era entrato in possesso di 7 processori di altissimo pregio. Era appena sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia

Il servizio al terminal di Fusina era stato preventivato in particolar modo per assicurarsi che in quel traghetto proveniente dalla Grecia non ci fossero immigrati clandestini, in una rotta marittima molto sensibile da questo punto di vista. Ma nello scorso weekend, gli agenti della polizia di frontiera marittima di Venezia si sono imbattutti in ben altro tipo di reato: a bordo di una Mercedes, infatti, è stato trovato un uomo (P.C. 39enne nato negli Usa ma di nazionalità greca) sul quale pendeva un mandato d'arresto di 14 anni fa, per un reato di truffa.

Identificato un truffatore

Al termine del controllo, gli agenti hanno aperto una linea diretta con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, appurando la validità del provvedimento dell'autorità giudiziaria statunitense. Nello specifico, il 39enne, che si trovava in auto con un'altra persona, a cavallo tra il 2002 e il 2003 aveva presentato false dichiarazioni nei confronti della multinazionale IBM, riuscendo a mettere le mani su 7 processori di altissimo pregio, per un valore di circa 168mila dollari. Un reato che negli Stati Uniti è punibile con una pena fino a 35 anni di reclusione, oltre alle sanzioni accessorie, molto pesanti, del caso.

In attesa di estradizione

Per il malfattore è scattato l'arresto a fini di estradizione. Al contempo si sono aperte per lui le porte del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia, in attesa delle procedure del caso tra gli organi giudiziari italiani e statunitensi.

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