
Armi e droga tra frutta e fornelli in laguna, commercianti in manette
Arrestati un titolare di un banchetto di frutta e verdura a Rialto e il gestore di un ristorante a Murano. Sequestrate pistola e spade
In commissariato hanno dovuto utilizzare due tavole per poggiare tutta la droga sequestrata. Una non era sufficiente. Un giro enorme che si nascondeva dietro le attività da "insospettabili" di due commercianti veneziani. Un 48enne titolare di un banchetto di frutta e verdura del mercato di Rialto e un 42enne proprietario di un ristorante a Murano in fondamenta dei Vetrai.
Tra mele e mandarini da una parte e tra pentole e fornelli dall'altra, però, c'erano anche fiumi di stupefacenti. In tutto gli agenti del commissariato San Marco hanno requisito 580 grammi di cocaina, un chilo e mezzo di marijuana, 600 grammi di hashish e diciotto armi bianche. Coltelli, katane, sciabole, baionette. Una attività "florida", scoperchiata in pochi giorni attraverso l'intensificazione dei controlli delle forze dell'ordine nelle zone più trafficate del centro storico.
La droga è stata trovata nei magazzini di entrambe le attività commerciali, oltre che nelle abitazioni dei due arrestati. Il ristoratore possedeva non solo i coltelli e le spade requisiti ma anche una pistola con matricola abrasa, con relativi proiettili da 9X21. Segnale che anche se la sua fedina penale era pulita qualcosa di losco è stato commesso o avrebbe potuto essere perpetrato. Le indagini sono partite una decina di giorni fa attraverso delle attività di osservazione degli agenti, che si sarebbero insospettiti per alcuni frequenti incontri dei due veneziani. Sempre al mercato di Rialto. Ogni mattina. A volte in mezzo c'era anche la pausa caffè, altre volte no. Dopo i saluti entrambi si dirigevano nel magazzino del fruttivendolo.
Fin qui niente di strano. Un ristoratore, infatti, può avere un rapporto privilegiato con il proprio fornitore. Tutto poteva far pensare che magari in magazzino venivano custoditi prodotti di prima scelta. Selezionati apposta per finire nella cucina del locale muranese. Un piccolo particolare, però: entrambi i commercianti da lì uscivano sempe a mani vuote. Cosa nascondevano? Alla fine giovedì mattina gli agenti hanno deciso per il blitz. Non appena la coppia è entrata nel magazzino hanno fatto irruzione, scoprendo un supermarket non solo di frutta, ma anche di droga.
Ora gli accertamenti proseguono per far luce sull'intero giro che i due nascondevano. La cocaina era infatti in "sasso". Pura. Ancora da lavorare. Prima di arrivare allo spaccio al minuto, quindi, di sicuro ci sono dei livelli intermedi su cui investigare. A riprova che il giro fosse fiorente la polizia ha sequestrato anche 10mila euro in contanti, ritenuti provento dell'attività illegale.