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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lido / Gran Viale Santa Maria Elisabetta

Due ladri sorpresi in flagrante al Lido, i residenti inveiscono contro di loro

In arresto un 46enne italiano e un 26enne ceco che avevano appena rubato due bici in zona viale Santa Maria Elisabetta. Provvicendiale la segnalazione di alcuni residenti

Gli arresti sono stati anche merito dei cittadini, che hanno segnalato tre individui entrare in un'abitazione del Lido di Venezia poco dopo la mezzanotte di lunedì. Quest'ultimi hanno chiamato la centrale operativa della questura, parlando di un possibile furto in atto in zona viale Santa Maria Elisabetta. Risultato: due ladri bloccati e portati al posto di polizia di via Dardanelli e alcuni residenti che inveiscono contro i delinquenti sorpresi in flagrante.  Anzi, qualcuno avrebbe anche tentato di raggiungerli "fisicamente".

La volante in servizio al Lido, secondo una nota della questura, sarebbe arrivata sul posto dopo tre minuti dalla ricezione della segnalazione, poco dopo le 24. Troppo presto per i malintenzionati, i quali non hanno avuto il tempo di far perdere le proprie tracce. Gli agenti haanno preso contatto con chi aveva telefonato, tra cui il titolare di un bar della zona. E' stato anche lui a segnalare l'edificio in cui intervenire. 

I poliziotti, quindi, hanno bloccato due degli intrusi, i quali stavano cercando di allontanarsi a bordo di biciclette. Il terzo complice, invece, in qualche modo è riuscito a far perdere le proprie tracce. Ai due sospetti è stato chiesto il motivo per cui si trovassero lì, oltre che i documenti d'identità. Uno dei due, un 46enne originario della Campania ma residente in provincia di Treviso, pluripregiudicato, avrebbe iniziato a minacciare e insultare le forze dell'ordine. L'altro, un 26enne di nazionalità ceca, con diversi precedenti alle spalle, avrebbe invece cercato di scappare, senza successo. Dopo pochi minuti si è scoperto che quelle due biciclette che stavano usando erano state rubate nei garage condominiali in cui poco prima i ladri erano penetrati.

E' stato allora che "diversi residenti", come scrive letterale una nota ufficiale della questura, "si avvicinavano al luogo del controllo manifestando apertamente il proprio malumore nei confronti dei malviventi". Ai poliziotti non è rimasto altro che far salire i due a bordo dell'auto di servizio per continuare gli accertamenti al posto di polizia di via Dardanelli: nello zaino del 26enne c'era un "nunchaku" (un doppio bastone collegato da una catena utilizzato nelle arti marziali, mentre nello zaino del 48enne c'era un coltello da cucina con lama seghettatata. Alla fine i due sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e denunciati per porto di oggetti atti a offendere. La polizia sta cercando di capire se prima dell'intervento delle forze dell'ordine la batteria fosse riuscita a mettere a segno qualche furto in abitazione in zona

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