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Cronaca Marghera / Piazzale Punto Foscari

Mitra e pistole, banda delle rapine voleva tornare sul luogo del delitto

Sventato un secondo assalto alla Sisal MatchPoint di Marghera, dopo il colpo del 18 gennaio. Arrestati in cinque per altri tentati blitz armati

Erano ancora pericolosi e attivi. Con la loro "biancheria" e soprattutto con i loro "ferri" (così indicavano le armi in codice) a portata di mano per mettere a segno rapine e assalti. La squadra mobile di Venezia continua ad approfondire gli elementi raccolti durante l'operazione "Mask", regalando una quarta "puntata" all'alba di venerdì, quando sono stati arrestati M.M. e A.M., entrambi ai domiciliari. Ad altri tre personaggi già toccati dall'inchiesta (che ha coinvolto dall'inizio de maggio dello scorso anno a oggi in tutto 28 persone) invece è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare mentre erano già detenuti per le loro malefatte precedenti. La banda, infatti, in generale si è resa protagonista di una lunga serie di assalti armati che hanno interessato tutto il Triveneto.

A finire nel mirino della Procura, in questo caso, due tentate rapine e un colpo andato a vuoto ai danni di una colonnina per il pagamento automatico di un distributore di Sanbruson di Dolo. In particolare le indagini della squadra mobile, condotte sia con appostamenti tradizionali, sia con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di sventare un secondo assalto armato a suon di kalashnikov nella sala slot Sisal Match Point di piazzale Foscari a Marghera. Già il 18 gennaio 2014 l'esercizio era stato "visitato" dai banditi, il 5 marzo volevano fare il bis. In quattro si presentarono nelle vicinanze dell'obiettivo a bordo di un'Audi A6 rubata, ma dovettero desistere per il fatto che nel parcheggio era presente personale della sicurezza. Una tentata rapina andata a vuoto al pari di quella che avrebbe dovuto essere perpetrata il 24 aprile scorso in un ufficio di riscossione dell'imposta di soggiorno di Avm, situato in via dei Petroli a Marghera. In quel caso gli uomini della squadra mobile indussero il personale a chiudere prima, lasciando con un palmo di naso i rapinatori. Che si sono trovati le casse chiuse.  

La banda, però, non disdegnava anche obiettivi diversi: il 21 aprile 2014, quindi tre giorni prima rispetto all'assalto tentato all'ufficio Avm, in tre armati di Ak47 tentarono di far saltare la colonnina per il pagamento automatico del distributore Agip di via Borsellino, a Sambruson di Dolo. Posizionarono una bombola di acetilene nelle vicinanze dell'obiettivo, ma il suo scoppio non fu sufficiente ad arrivare ai soldi. A.M., ora ai domiciliari, deve rispondere anche del furto di una Fiat Punto nel cortile di un condominio di via del Parroco a Marghera avvenuto il 17 aprile 2014 su commissione di M.G., già in carcere per una serie di rapine. Per rendere il tutto più verosimile, A.M. dopo il furto chiamò la polizia per denunciare la sparizione del suo scooter Piaggio, che invece aveva utilizzato per raggiungere il piazzale in cui si trovava la Punto.

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