Tsunami sui vongolari, continuano i sequestri della guardia di finanza
Le fiamme gialle hanno requisito tonnellate di vongole irregolari nelle tre ditte requisite tra San Pietro in Volta e il Rodigino. Martedì 24 arresti
Lo tsunami continua a colpire e allargarsi. Dopo i 24 arresti e i sequestri di tre ditte di depurazione molluschi tra San Pietro in Volta e il Rodigino per un valore di quasi cinque milioni di euro, i controlli della guardia di finanza sono potuti farsi più stringenti all'interno delle ditte stesse. E sono saltate fuori ancora vongole "illegali". Sprovviste di tracciatura e di documentazione sanitaria.
Martedì le fiamme gialle del reparto operativo aeronavale di Venezia a San Pietro in Volta hanno requisito 2.397 chili di vongole e 817 chili di mitili irregolari. In una delle ditte del Rodigino, invece, a essere requisiti sono stati 1.204 chili di vongole e 720 chili di ostriche. Insomma, una volta di più le forze dell'ordine hanno avuto la dimostrazione che gli stabilimenti finiti nel mirino non si facevano grossi problemi sulla provenienza e sulla tracciabilità dei prodotti. Schiudendo le porte anche a un traffico clandestino che aveva ramificazioni in tutta Italia e che allungava i propri tentacoli fino a Barcellona.
Nella ditta di San Pietro in Volta i baschi verdi hanno scoperto anche un deposito abusivo di rifiuti speciali costituito da almeno venti quintali di gusci di molluschi bivalvi immersi nello specchio acqueo adiacente allo stabilimento. Il carico occupava una superficie di 357 metri cubi.
L'OPERAZIONE SCATTATA ALL'ALBA DI MARTEDI
