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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Arresto Baita, l'ex assistente di Galan: "Facevo ciò che diceva la Mantovani"

C.M., amministratrice delegata di Adria Infrastrutture spa, è stata interrogata venerdì mattina dal gip. Sui viaggi frequenti a San Marino da W.C., anch'egli in manette: "Ero l'amante"

"Facevo tutto quello che mi diceva la Mantovani. Io non sapevo nulla". Allontana da sé le accuse di associazione a delinquere a scopo di frode fiscale C.M., amministratrice delegata di Adria Infrastrutture spa, arrestata giovedì dalla guardia di finanza assieme a Piergiorgio Baita, presidente del Cda della Mantovani spa, colosso delle costruzioni in Veneto.

Di fronte al gip Alberto Scaramuzza venerdì mattina, nel palazzo di giustizia di Venezia, la donna, ex collaboratrice dell'ex presidente del Veneto Giancarlo Galan, ha parlato per circa un'ora e mezza con a fianco l'avvocato difensore Carlo Augenti, del foro di Padova. Alle domande sui frequenti suoi viaggi a San Marino per incontrare W.C., titolare della Bmc Broker, che secondo il pubblico ministero Stefano Ancilotto preparava le fatture false da presentare per consulenze esterne mai avvenute e così creare fondi neri, la donna ha spiegato che non c'era nulla di illegale.

I DETTAGLI DELLE INDAGINI

Anzi, le sue frequenti visite sarebbero state dovute a una relazione amorosa passata con W.C., finito in manette anche lui. Con queste parole, quindi, C.M. ha inteso sminuire la propria importanza in quello che gli inquirenti considerano il "sistema" messo in piedi per creare fondi neri. Su cosa poi questi soldi (sono stati sequestrati beni mobili e immobili per otto milioni di euro) servissero non è stato chiesto. L'ordinanza firmata dal gip, infatti, si ferma alla contestazione della frode fiscale. Non si usa mai il termine "tangenti". Il fondatore della Bmc Broker, invece, doveva essere interrogato al carcere di Genova ma, assistito dall'avvocato Renzo Fogliata, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

LE INTERCETTAZIONI: "HO FATTO CARTA STRACCIA PER 8 MILIONI"

Le parole di Carlo Augenti, avvocato difensore di C.M., somigliano molto alla presa di posizione della Mantovani, che a qualche ora dagli arresti (in manette è finito anche N.B., responsabile amministrativo del gruppo) ha bollato come "misure cautelari abnormi" quelle messe in atto dagli inquirenti. "La mia assistita è una persona incensurata priva di qualsiasi carico pendente - ha dichiarato il legale - Le viene contestato un concorso in frode fiscale per 8 milioni di euro in cui lei non è la promotrice. Per esperienza è la prima volta che vedo una persona andare in carcere con questa imputazione e per questo tipo di reati. Forse si è tornati a un clima di qualche tempo fa (alludendo a Tangentopoli, ndr)".

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