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Cronaca San Marco

Le borseggiatrici ci provano undici volte, il furto riesce a Rialto: prese

Una 41enne e la figlia minorenne sono state pedinate a lungo dai vigili lunedì: dopo molti tentativi andati a vuoto, sono state colte con le mani nel sacco

Un lungo pedinamento, infine l'arresto in flagranza di reato. L'operazione, condotta nel pomeriggio di lunedì dal personale della polizia municipale di Venezia, si è conclusa con l'arresto per furto pluriaggravato della cittadina bulgara K.M.T., di quarantuno anni, e la denuncia a piede libero della figlia 17enne, complice della prima. La coppia di borseggiatrici, di etnia rom, è stata intercettata dagli agenti (in abiti civili) verso le 14 in campo San Barnaba, mentre stava chiaramente "puntando" a borse e zaini portati a tracolla dai turisti.

Le donne sono state osservate per circa un'ora mentre, tra ponte dell'Accademia, campo Santo Stefano, campo Sant'Angelo, campo San Bartolomio e ponte di Rialto, collezionavano in tutto undici tentativi di borseggio, di cui sei all'Accademia, uno sul ponte del Lovo e quattro dentro un negozio. Diversi di questi sono stati effettuati all'interno di bar e ristoranti, mentre in un caso le due donne hanno addirittura seguito una coppia di anziani turisti fin dentro all'albergo dove erano alloggiati.

Ma è sul ponte di Rialto che le due hanno messo a segno il loro primo colpo. Vittima designata era una giovane donna che stava osservando il canal Grande affacciata al parapetto che guarda verso la Pescheria, con la propria borsa a tracolla sul fianco destro. Le ladre si sono posizionate alla destra e alle spalle della ragazza: la rom più giovane ha coperto con il foulard la borsa della vittima, dopodiché è riuscita ad aprire la cerniera e a prelevare un portafoglio. A quel punto le due si sono bruscamente staccate dalla malcapitata e sarebbero riuscite a farla franca, se non fosse stato per l'intervento degli agenti.

La turista non si era assolutamente avveduta del furto, anche perchè la ladra aveva provveduto a richiudere la cerniera della borsa dopo l'asportazione del portafoglio. La quarantunenne è stata dichiarata in arresto e trattenuta per la notte nella camera di sicurezza della polizia municipale; la minorenne è stata invece affidata ai servizi sociali del Comune per un colloquio di approfondimento e la successiva collocazione in una comunità protetta del Veneto. La mattina successiva l'arrestata è comparsa davanti al giudice, che ha convalidato l'arresto condannandola alla pena di due anni e a trecento euro di multa: dopodiché è stata portata al carcere della Giudecca.

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