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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Jesolo / Via Levantina

Irruzione con i cani antidroga nella casa degli spacciatori, due arresti

Nell'abitazione nascondevano oltre 40 grammi di eroina purissima, scovati dal fiuto delle unità cinofile. I pusher sono finiti in carcere a Venezia

Doppio arresto venerdì mattina a Jesolo, quando gli agenti del commissariato locale hanno fatto irruzione nell'abitazione di uno spacciatore. Gli agenti dell'Anticrimine, assieme ai colleghi della polizia giudiziaria e con il supporto delle unità cinofile di Padova, hanno perquisito la casa e fatto scattare le manette intorno ai polsi dei due pusher all'interno.

DENTRO CASA – Le forze dell'ordine tenevano sotto controllo da tempo uno dei due soggetti, sospettato di essere uno dei maggiori “fornitori” di cocaina del territorio jesolano. Dopo un periodo di pedinamenti e appostamenti gli agenti hanno deciso di intervenire nell'abitazione di via Levantina proprio in concomitanza ad un recente “rifornimento”. La polizia aveva infatti intuito che lo spacciatore aveva recentemente ricevuto un nuovo “carico” e ha deciso di agire prima che la droga venisse distribuita lungo le strade. I poliziotti hanno bloccato dall'esterno le tapparelle e gli spioncini della casa, per non farsi vedere, e hanno bussato alla porta d'ingresso. Il pusher, che proprio quella mattina aspettava un cliente, ha aperto l'uscio solo per cercare immediatamente di sbarrarlo appena si è reso conto di avere di fronte le autorità. Ne è scaturita una breve lotta sulla porta, che alla fine ha visto gli agenti avere la meglio e fare finalmente irruzione nell'abitazione.

LA PERQUISIZIONE – Una volta entrati gli uomini dell'Anticrimine hanno subito controllato tutte le stanze e, grazie all'infallibile olfatto dei cani poliziotto, hanno scoperto un involucro nascosto sotto le lenzuola di uno dei letti: all’interno di un pacchetto di sigarette vi era una sostanza “in sasso”, poi rivelatosi essere eroina pura per un peso di poco superiore ai 32 grammi; inoltre, all’interno della fodera del materasso, era celato un secondo involucro con all’interno la medesima sostanza, questa volta del peso di quasi 14 grammi, per un totale di 46,25 grammi. Lo stupefacente, una volta “tagliato” con altre sostanze e distribuito per le strade, avrebbe potuto fruttare ai criminali almeno quattromila euro. Quasi a conferma del lavoro dei due, sul comodino era ben evidente un bilancino elettronico di precisione. L’attività degli agenti si è conclusa con il rinvenimento di 170 euro in contanti, un set di coltelli rubati, sei cellulari di probabile provenienza furtiva, e alcune sim card, tuttora oggetto di ulteriori accertamenti circa i reali intestatari. Trovati anche numerosi capi di vestiario firmati Oviesse e con ancora i cartellini attaccati.

IN MANETTE – I due stranieri presenti nell'abitazione sono subito stati fermati e accompagnati negli uffici della polizia, dove sono stati identificati come due cittadini tunisini, uno classe 1982 domiciliato a Jesolo e l'altro del 1971, senza fissa dimora. Entrambi avevano precedenti specifici per droga e uno dei due anche per rapina, i delinquenti non erano neppure in regola con il permesso di soggiorno, in quanto uno aveva il documento scaduto e all'altro era stato rifiutato in quanto giudicato individuo pericoloso. Alla vista dei vestiti “Oviesse” i poliziotti hanno domandato a uno dei due se si fosse dato anche al furto e l'uomo ha risposto, con tutta tranquillità, che “le cose o si fanno bene o non si fanno, non si può fare sia il pizzaiolo che l'operaio”. I due spacciatori sono stati arrestati con le accuse di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione e sono finiti in una cella del carcere di Santa Maria Maggiore, a Venezia.

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