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Cronaca San Donà di Piave

Beccati dalla Finanza con oltre due chili di cocaina in auto, finiscono in carcere

Due i cittadini albanesi per cui il Gip ha previsto l'ordinanza di custodia cautelare. Uno degli arrestati si ritiene innocente, ma la sua versione non convince gli inquirenti

Una partita da oltre due chili di cocaina, che secondo il pubblico ministero avrebbe dovuto rifornire tutta la zona della costiera adriatica, da Jesolo ad Eraclea, arrivando fino a Bibione. Come riportano i quotidiani locali, ad essere arrestati dalla guardia di finanza due cittadini di origini albanesi, uno residente a San Donà di Piave, l'altro in Ungheria, che nascondeva gli stupefacenti all'interno della propria automobile.

Il magistrato ha convalidato l'arresto per entrambi, sebbene quello residente nel veneziano si dichiari totalmente estraneo alla vicenda, e quello "ungherese" si sia preso tutta la responsabilità. Ma la versione fornita dai due non ha convinto gli inquirenti, certi che la "coca" non sarebbe dovuta transitare oltre il confine italiano come dichiarato, bensì sarebbe servita per rifornire proprio i piccoli spacciatori della provincia di Venezia, che nei locali notturni marittimi, anche nei periodi non estivi, fanno grossi affari nello smerciare la "roba".

Non è una caso, secondo gli investigatori, che la cocaina sia stata ritrovata proprio a San Donà, già in passato città nella quale veniva gestito il traffico delle sostanze stupefacenti dalla banda della Riviera del Brenta. Ora il racket della droga sarebbe passato dagli italiani nelle mani degli albanesi. Per i due uomini il giudice delle indagini preliminari ha emesso due ordinanze di custodia cautelare per il traffico di sostanze stupefacenti.

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