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Cronaca Noventa di Piave / Via Giacomo Noventa

Borseggiavano le signore a bordo dello scooter, predoni in carcere

Fermati gli autori di almeno cinque furti, tutti identici. La vittima era avvicinata a bordo del motociclo, poi la fuga per strade secondarie: intercettati e inseguiti

Era l'ennesimo colpo ai danni di signore che venivano derubate delle proprie borse, ma stavolta la loro fuga è stata interrotta e i due sono stati assicurati alla giustizia. L'operazione, condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Donà, è stata portata a termine giovedì mattina, dopo che i predoni avevan messo a segno un furto ai danni di una donna di San Stino di Livenza.

I due, secondo un modus operandi collaudato, le si erano avvicinati dopo che lei aveva appoggiato la propria borsa sul cestino della bicicletta. A quel punto con mossa fulminea gliel'avevano sottratta, fuggendo poi con uno scooter di grossa cilindrata, di colore grigio. Recentemente almeno cinque analoghi reati, tra il sandonatese e il portogruarese, sono stati commessi in modo identico e sempre da parte di due persone che viaggiavano a bordo di un mezzo come quello descritto. Anche i due uomini, che indossavano casco e  abbigliamento da motociclista, corrispondevano alla descrizione data dalle varie vittime di furto.

I carabinieri avevano già messo in atto specifici servizi in borghese, proprio per cercare di intercettare gli autori dei reati: così nella tarda mattinata di giovedì, ricevuta comunicazione del furto e constatato che i malviventi erano scappati in direzione di Ceggia, i militari hanno deciso di appostarsi nell’area di Noventa di Piave. La loro teoria era che i criminali sarebbero passati di là, cercando di percorrere strade poco frequentate: i fatti hanno dato loro ragione, perché proprio lungo una via di quel Comune i fuggitivi sono stati intercettati. Ma invece di bloccarli subito, per evitare pericolo per la circolazione e per ridurre al minimo le possibilità  di fuga, i carabinieri hanno deciso di pedinarli per intervenire alla prima favorevole occasione. I due hanno proseguito lungo la strada fino a giungere ad uno sportello bancomat in via Noventa, dove uno dei due si è messo in fila con altri utenti per fare un prelievo. A quel punto è scattato l’intervento, che ha consentito di bloccare entrambi i sospetti: si erano messi in coda allo sportello proprio per cercare di prelevare denaro utilizzando la carta magnetica poco prima rubata alla donna, che aveva lasciato nella borsa anche il pin per poterla utilizzare.

I due uomini, identificati per F.H. di 42 anni e S.D. di 27 anni, sono risultati residenti allo stesso indirizzo, a San Donà di Piave. Addosso avevano anche 260 euro rubati, oltre a una targa che, dagli accertamenti, è risultata essere stata smarrita lo scorso aprile a Eraclea. Si presume quindi che i predoni commettessero i furti utilizzando la targa di un altro mezzo, provvedendo a sostituirla con quella originale dopo il colpo per depistare le ricerche. La tessera bancomat e il denaro sono stati sequestrati per essere restituiti alla legittima proprietaria, mentre lo scooter (tra l'altro privo di assicurazione) è stato affidato ad una depositeria autorizzata. I malfattori sono stati arrestati e condotti in carcere a Venezia: sabato mattina l’udienza di convalida, il giudice ha disposto l’obbligo alla presentazione alla polizia giudiziaria.

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