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Cronaca Campolongo Maggiore

Scoppia la lite e non controlla la rabbia: in manette per le botte sulla moglie incinta

L'uomo, un cittadino marocchino residente con la famiglia a Campolongo Maggiore, è stato condotto in carcere a Venezia. Per la moglie, che ha lanciato l'allarme, un trauma cranico

È finito in manette per maltrattamenti nei confronti della moglie. Nel weekend in cui i calciatori di serie A sono scesi in campo con il volto colorato per dire "no" alla violenza sulle donne, i carabinieri della compagnia di Chioggia hanno arrestato un cittadino di nazionalità marocchina residente a Campolongo Maggiore, in via Ca' Loredan, per violenze in famiglia.

L'allarme ai carabinieri

A lanciare l'allarme al 112 è stata la stessa donna, incinta di 15 settimane. Sul posto l'intervento dei militari dell'arma di Stra, che hanno condotto in caserma l'uomo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe nata una lite per futili motivi tra i due coniugi, poi il marito non avrebbe controllato la sua rabbia, scagliandosi contro la donna. Gli episodi violenti, come constatato dagli uomini in divisa, a quanto pare si protrarrebbero nel tempo: al termine degli accertamenti sono scattate, inevitabili, le manette.

In arresto

Al termine delle procedure di rito, il marocchino è stato condotto nella casa circondariale di Venezia a disposizione dell'autorità giudiziaria. La donna, invece, è stata soccorsa e medicata all'ospedale di Piove di Sacco. Per lei trauma cranico e lesioni varie guaribili in 15 giorni.

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