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Cronaca

Inchiesta Baita, finisce in manette ex vicequestore Bologna Preziosa

Secondo la Procura il funzionario avrebbe agevolato l'ex ad Mantovani per conoscere eventuali indagini della Finanza in corso a suo carico

Piergiorgio Baita, ex ad della Mantovani Spa, coinvolto in una vicenda di fondi neri scoperta dalla guardia di finanza di Venezia, avrebbe tentato di carpire informazioni per tutelarsi, utilizzando altri imprenditori e almeno un personaggio di spicco delle forze dell'ordine. I finanzieri, su ordine della Procura veneziana, hanno così arrestato martedì l'ex vicequestore aggiunto ed assessore di Bologna Giovanni Preziosa e un imprenditore felsineo.

Nella stessa vicenda - ramo di quella principale - è indagato anche un imprenditore del Padovano. Baita, come riporta l'Ansa, sentendosi controllato dai finanzieri, aveva chiesto ai due imprenditori suoi amici un contatto con le forze dell'ordine per poter "parare i colpi" dei baschi verdi. Secondo fonti della guardia di finanza, Baita sarebbe così riuscito a entrare in contatto con Preziosa che, grazie alla rete informatica delle forze dell'ordine, avrebbe passato, dietro compenso, le informazioni richieste.

Per questo motivo Preziosa è stato arrestato per accesso abusivo a dati sensibili e corruzione. Sulla scorta delle intercettazioni relative a questo ramo d'indagine, i finanzieri hanno scoperto anche un'altra vicenda che vede l'imprenditore padovano iagire per favorire Baita in un appalto. L'imprenditore padovano si sarebbe fatto prestare abiti, paletta e lampeggiante da Preziosa, li avrebbe montati su una vettura simile a quella delle forze dell'ordine e sarebbe andato a minacciare un'indagine ai danni della società Veneto Strade per sbloccare un appalto. (Ansa)

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