Picchiò altri pusher anche con tubi di ferro, sorpreso a smerciare "coca" a San Donà

Era costantemente monitorato dalle forze dell'ordine. Il fatto di avere gli occhi dei carabinieri puntati su di sé non è stato sufficiente per limitare S.A., 29enne di origine marocchina residente ad Eraclea, nella sua attività di spaccio locale. Il pusher, nel pomeriggio di venerdì, è stato infatti arrestato dopo essere stato colto in flagranza di reato.

Un equipaggio dell'aliquota operativa della compagnia di San Donà stava transitando tra via Vizzotto e Piazza De Gasperi quando ha notato il noto pluripregiudicato proprio nel bel mezzo di uno scambio con un giovane in sella ad una motocicletta. Il primo sospetto, poi risultato fondato, è che tra i due ci fosse in corso proprio uno scambio di stupefacenti. Il 29enne, dopo aver accertato la presenza dei militari, si è liberato in fretta e furia della droga che aveva con sé, circa 4 grammi di cocaina divisa in sei dose pronte da smerciare, ma il tentativo estremo di poter poi risultare pulito ai controlli non è sfuggito alle forze dell'ordine: i carabinieri hanno infatti subito rinvenuto la "merce" in un cestino poco distante, ai lati della strada.

Il pusher era tenuto sotto controllo da qualche mese, poiché era già stato arrestato lo scorso luglio, quando insieme ad altri connazionali si era reso protagonista a Musile di una rissa in pieno centro cittadino, al seguito della quale era stato trovato in possesso di un'ingente quantità di sostanza stupefacente. Il 29enne, inoltre, non avrebbe potuto trovarsi nel comune di San Donà, dal momento che solo pochi giorni prima gli era stato notificato il foglio di via obbligatorio per i prossimi tre anni. La flagranza di reato, in aggiunta ai numerosi precedenti specifici e all'inosservzanza dei provvedimenti, ha fatto scattare inevitabilmente l'arresto.