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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Niente presidio a San Marco, "passeggiata" leghista post arresti

Assessori e consiglieri regionali con bandiere della Serenissima mercoledì hanno calcato i masegni della piazza per solidarietà

Alla fine nessuna manifestazione dei referendari a San Marco, dietro divieto della questura. Del resto, come noto, nessuna azione politica è possibile nel salotto della città. Qualcuno, però, come riportano i quotidiani locali, in una San Marco "militarizzata" però ci è andato. Sono stati una decina di consiglieri regionali e assessori leghisti (tra cui Marino Finozzi, Daniele Stival, Maurizio Conte), con in più Stefano Valdegamberi, il firmatario di una delle due proposte di referendum approvate dalla prima commissione Affari istituzionali della Regione. Insomma, un drappello leghista ha fatto una passeggiata davanti alla Basilica con fazzoletti e bandiere di San Marco. Davanti a una trentina di agenti. Nessuna manifestazione, dunque. Una scampagnata con foto ricordo per dimostrare che "i veneti possono tranquillamente passeggiare a San Marco".

Subito dopo la notizia degli arresti dei separatisti mercoledì era stato lanciato l'invito a tutti i militanti da parte del leader di Plebiscito.eu Gianluca Busato per una sorta di presidio a San Marco. Poi annullato nel pomeriggio per il "niet" della questura. "Le forze dell'ordine mi hanno contattato e mi hanno comunicato il divieto di manifestare per questa sera (ieri,ndr) in piazza San Marco. Mi hanno anche comunicato che in caso di manifestazione non autorizzata saranno tenuti a reprimerla, anche con la violenza". Di qui la decisione di non scendere in piazza. Ma è solo un rinvio: "Rimandiamo quindi a venerdì 11 aprile, in piazza dei Signori a Vicenza, a partire dalle 19, una manifestazione bipartisan aperta a tutte le organizzazioni pacifiche e democratiche della Repubblica Veneta".

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