Un sasso di eroina in casa e dosi già pronte: 3 pusher in manette
Il blitz ieri. Nell'appartamento in cui erano domiciliati, i militari del Norm hanno sorpreso anche due giovani clienti
All'interno dell'appartamento nascondevano un sasso di eroina del peso di un etto e varie dosi già pronte per essere spacciate. Oltre a tutto l'occorrente per prepararle. Nella giornata di ieri, i carabinieri del Norm di Mestre hanno stretto le manette ai polsi a tre cittadini tunisini, A.L. di 29 anni, K.S. di 19 e S.S. di 28, tutti domiciliati a Marghera e noti per numerosi trascorsi criminali nell'area dell'hinterland veneziano.
Il blitz
L'attività di controllo dei militari è nata dopo le diverse segnalazioni dei residenti, che lamentavano la presenza di spacciatori particolarmente attivi nell'area del parco di piazza Sant'Antonio. Dopo un servizio di appostamento e osservazione, i carabinieri hanno individuato un appartamento dal quale, a turno, si affacciavano con fare sospetto tre giovani di etnia nordafricana, quasi a monitorare la situazione. Il blitz è poi scattato quando uno del terzetto è uscito dall'abitazione.
Perquisizione
I militari lo hanno fermato mentre si dirigeva verso via Rizzardi, ma subito ha cercato di depistare l'attività degli uomini in divisa. Avrebbe infatti spiegato di abitare in una casa abbandonata non meglio specificata. A quel punto, i carabinieri con un pretesto sono riusciti ad entrare nell'appartamento dal quale avevano visto precedentemente affacciarsi il giovane, accertando la presenza all'interno dei suoi due "compari", apparsi subito piuttosto nervosi. Da qui è nata la perquisizione dei locali, che ha permesso di trovare il sasso di eroina, le dosi già pronte, nonché tutto l'occorrente per confezionarle, telefoni cellulari dedicati all'attività di spaccio e circa 100 euro di banconate di varo taglio.
Due clienti
In casa, inoltre, sono state sorprese anche due ragazze, entrambe di 20 anni, lì per acquistare la dose di eroina. Le due giovani sono state segnalate in prefettura come assuntrici abituali, mentre il trio di tunisini è finito in manette.