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Cronaca

Rivoluzione nidi comunali: gestione Millecolori in altri asili. Opposizioni e sindacati insorgono

La decisione della giunta, sperimentazione al Tiepolo e San Piero in Volta. Besio: «Lingua inglese in tutte le scuole dell'infanzia». Sambo e Trabucco: «Privatizzazione totale, non c'è ragione economica con l'avanzo di 90 milioni». I sindacati annunciano battaglia

Il Comune porta il progetto del nido "Millecolori" di via Trentin a Mestre ai nidi Tiepolo e San Piero in Volta. Oggi la giunta ha deciso inoltre di estendere a tutte le scuole dell'infanzia comunali l'insegnamento della lingua inglese, investendo nuove risorse finanziarie per la sua introduzione e coinvolgendo l’équipe educativa e i coordinamenti pedagogici.

Prorogato il progetto sperimentale del nido Millecolori, attraverso una gara europea, e approvato l'ampliamento, sempre sperimentale, dell'apprendimento dell'inglese e del digitale ai nidi Tiepolo di  Castello e San Piero in Volta. «Venezia, città che guarda al futuro, punta sulle nuove generazioni per mettere loro a disposizione tutte le occasioni per farli crescere con il massimo delle opportunità possibili. Noi - spiega Laura Besio, assessore alle Politiche educative - lavoriamo con questo spirito e ringraziamo tutti coloro, educatori e genitori, che ci stanno sostenendo in questo percorso: promuovere una formazione interculturale e plurilinguistica fin dalla scuola dell’infanzia, dove i docenti sono fautori di cambiamenti e rinnovamenti delle pratiche educative. Questo tipo di formazione porta il Comune ad allinearsi agli standard formativi europei sull’early language learning, secondo il principio "imparare a usare la lingua piuttosto che imparare a conoscere la lingua". Il Millecolori è un asilo comunale a gestione indiretta, come già avviene in altre città come Firenze, Roma e Napoli - spiega Besio - . Un'esperienza positiva che ha avuto il pieno apprezzamento da parte di quei genitori di bambini della fascia 0-3 anni che hanno scelto di portarvi i propri figli».

L'esperienza del Millecolori

Dal sondaggio relativo alla customer satisfaction e a seguito dei sopralluoghi periodici degli uffici comunali per verificare la qualità dell’offerta, l'amministrazione ha deciso di procedere nella sperimentazione Millecolori, con la continuità del personale apprezzato dalle famiglie, ampliandola per un anno al centro storico. «L'esperienza del Millecolori ha dimostrato l‘importanza di un progetto che garantisca una maggiore flessibilità nell’allungamento dell’orario serale e del sabato. É fondamentale che il servizio pubblico dimostri di essere veramente a sostegno delle famiglie e proprio per la gestione di eventi occasionali o di emergenza si è deciso di non vincolare le famiglie a chiedere il servizio necessariamente per tutto il mese - prosegue Besio - Nei servizi comunali a gestione diretta l’amministrazione mette a disposizione strutture, personale e stabilisce le modalità di funzionamento con un regolamento. Per quanto riguarda invece i servizi comunali a gestione indiretta, in strutture comunali, il Comune, governandola, affida la gestione a privati tramite gare di appalto. Le tariffe sono le stesse, e legate alla scelta del servizio, all’orario di frequenza e alla dichiarazione Isee della famiglia». 

L'opposizione

«È stato avviato un piano di esternalizzazione per tutti gli asili nido del Comune di Venezia - commenta la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Monica Sambo -. La realtà è proprio questa e la volontà quella di distruggere un servizio che ha portato benessere, tutela e sostegno alle famiglie veneziane. Una scelta fatta da questa amministrazione solo per motivi caparbiamente ideologici, dove lavoratrici e lavoratori vengono spostati come pacchi per sanare falle lasciate da una gestione che ha scelto di trascurare la programmazione pedagogica e i bisogni dell’infanzia per dare priorità agli aspetti economici - continua Sambo -  Solo grazie alla dedizione e alla professionalità delle educatrici, delle insegnanti e del personale Ames questi servizi vengono tenuti in piedi, e per questo meriterebbero dei ringraziamenti non le mortificazioni che subiscono con queste privatizzazioni autoritarie che non ne riconoscono il ruolo. Altro che meritocrazia».

L’azione dell'amministrazione Brugnaro è volta a cedere sempre più servizi, a partire dalle scuole comunali, ai privati - interviene Gianluca Trabucco, consigliere comunale (Verde Progressista) - ma questa strategia non trova giustificazione economica visto che è stato presentato un resoconto del bilancio 2021 con un avanzo di oltre 90 milioni di euro. Queste scelte sono in realtà frutto di un'impostazione ideologica che pensa all’ente pubblico come a un’azienda e che ritiene siano “improduttive” le risorse spese in educazione e formazione. Noi pensiamo che la scuola, a partire da quella per l’infanzia, debba essere innanzitutto pubblica e che il personale scolastico, in questo caso quello comunale, abbia tutte le capacità e professionalità per garantire elevati standard di qualità e servizi che soddisfino le aspettative delle famiglie, come dimostrato dai punteggi dei questionari di customer satisfaction». 

I sindacati

A opporsi alla scelta del Comune sono anche i sindacati. «Inaccettabile e incomprensibile e non possiamo che contrastarla in tutti i modi - dichiarano - Daniele Giordano Fp Cgil, Massimo Grella Fp Cisl, Mario Ragno Uil Fpl e Luca Rocco Csa Ral -. Va nella direzione di privatizzare le scuole con la solita scusa che il servizio pubblico non sarebbe in grado di offrire la lingua inglese o i contesti immersivi digitali. Tutte falsità che dimostrano come la Giunta non conosca le professionalità presenti nella scuola e come il personale educativo sia disponibile a mettersi in gioco, da sempre, per migliorare il servizio. Allo stesso modo emerge un giudizio negativo sul personale ausiliario e di cucina che è parte del processo educativo e che invece, secondo questa giunta, sarebbe adibito semplicemente alla pulizia dei locali. Lo avevamo detto con la vicenda del Millecolori e ci avevano risposto che ci stavamo sbagliando e che era solo una sperimentazione. Per tutte queste ragioni abbiamo convocato l’assemblea generale delle scuole che coinvolge il personale di tutti i servizi, pmartedì 12 aprile dalle 15 al Parco San Giuliano. Decideremo quale percorso di contrasto a questa scelta mettere in campo: in questa crisi economica e sociale c’è bisogno di sostenere i bambini e le famiglie e non di privatizzare le scuole».

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