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Cronaca Ca' Noghera

Manda in fumo 700mila euro dei suoi clienti giocandoli al Casinò di Venezia

Un assicuratore di Dolo era talmente vittima della fobia per il gioco d'azzardo che dirottava gli assegni di una quarantina di ignari cittadini in conti correnti personali. Denunciato per truffa

I soldi se li è giocati tutti al tavolo verde del Casinò di Venezia. Fin qui si tratterebbe di una dolorosa storia personale che non costituisce reato. Ma in questo caso i soldi non erano dell'assicuratore residente a Dolo denunciato dalla guardia di finanza euganea, ma di suoi ignari clienti sparsi in tutto il Veneto. Una malattia, una follia incontrollabile che ha portato l'uomo a sperperare le polizze sottoscritte da una quarantina di cittadini. Dal 2006 a oggi l'assicuratore, denunciato per truffa e appropriazione indebita, avrebbe percepito illecitamente 700mila euro facendo sottoscrivere polizze assicurative e dirottando, in toto o in parte, su conti correnti personali i premi destinati alla compagnia che rappresentava.

Confrontando i dati degli assegni "staccati" dai risparmiatori con quelli relativi alle polizze realmente sottoscritte e registrate nella compagnia assicuratrice, le fiamme gialle hanno accertato la condotta fraudolenta del promotore. Un'escalation iniziata in sordina che poi è diventata ingovernabile, tanto che sarebbero oltre 600 gli accessi registrati alla casa da gioco di Ca' Noghera negli ultimi quattro anni.

Il promoter, nel caso di importi esigui, si faceva pagare direttamente in contanti, per le somme più ingenti, invece, pretendeva assegni sprovvisti dell'indicazione del beneficiario. Ai clienti assicurava che avrebbe apposto lui il timbro dell'agenzia generale. Il tutto, invece, finiva intestato alla madre o alla compagna dell'assicuratore, per poi essere dirottato in conti correnti personali. Per coprire le polizze a premio fisso, l'uomo utilizzava gli assegni staccati da altri clienti. Oltre alle denunce, il promoter dovrà vedersela anche col Fisco: sui 700mila euro percepiti illegalmente, infatti, dovrà comunque pagare le tasse.
 

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