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Cronaca campo Santa Margherita

Si rimboccano le maniche e puliscono il monumento ai caduti in Campo S.Margherita

L'associazione Masegni&Nizioleti, ancora una volta dà una lezione di senso civico a cittadini e turisti. In un pomeriggio hanno restituito alla città il monumento ripulito dalle scritte

Quando si ha a cuore la propria città, saltare un weekend fuori porta, rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per la comunità è un gesto che viene spontaneo e naturale. L'associazione Masegni&Nizioleti Onlus da diverso tempo mette in pratica qeusto comandamento e, ancora una volta, nella giornata di venerdì, ha restituito a Venezia un monumento che era stato imbrattato da qualche ragazzo senza il minimo senso civico.

La statua in memoria dei caduti presente in campo S.Margherita infatti, da giovedì scorso presentava due scritte effettuate con le classiche bombolette spry, di cui una si estendeva per quasi tutta la larghezza della base. Come ha commentato un utente, i nominativi incisi sulla statua sono quelli di  Guido Bellemo, Dino Busetto e Moro Turiddu. "Il pilo venne costruito per ricordare i nominativi dei parrocchiani dei Carmini durante la Grande Guerra - ha scritto Marco Borghi -, a cui vennero aggiunti, nella parte bassa del basamento, anche quelli della Seconda Guerra Mondiale tra cui alcuni giovani caduti nella Resistenza: Guido Bellemo, "Prete", nato a Venezia il 27 agosto 1918, studente, Diploma di ragioniere Commissario del Battaglione “Piave” – Brigata “F.lli Bandiera”, caduto sul Cansiglio il 31 agosto 1944; Dino Busetto, anch'egli caduto in montagna, e Moro Turiddu caduto durante l'insurrezione e alla cui memoria è dedicata una lapide apposta sul carcere di Santa Maria Maggiore". L'associaizone ha quindi pensato bene di rimboccarsi le maniche e ripulire il monumento, rendendolo nuovamente originale.

Sul gruppo facebook dell'associazione sono stati diversi gli attestati di stima ricevuti da chi ha contribuito alla pulizia. "I caduti si rispettano, non si imbrattano" ha commentato un utente, mentre alle diverse dichiarazioni di gratitudine e stima uno dei protagonisti ha risposto: "La fatica è stata condivisa con amici volenterosi. Abbiamo passato un pomeriggio tra impegno, risate, battute". Il risultato del lavoro è stato subito chiaro, ed ora veneziani e turisti di passaggio potranno nuovamente vedere il monumento libero da inutili imbrattature, che nulla hanno a che vedere con l'arte dei writers.

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