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Cronaca

"Avanziamo 15 milioni di euro", Ater fa causa a Comune e Regione

Il presidente Mazzonetto conclude il suo mandato con una serie di azioni legali. Sfratto per tre centri civici a Marghera, Campalto e viale San Marco

Un addio al veleno quello di Alberto Mazzonetto, presidente di Ater Venezia. Perché prima di lasciare l'azienda di gestione del patrimonio immobiliare pubblico, a conclusione del suo mandato quadriennale (mercoledì era il suo ultimo giorno), ha deciso di vendere cara la pelle. Intentando una serie di azioni legali contro gli enti debitori nei confronti dell'azienda, ovvero Comune di Venezia e Regione Veneto, ma anche altri Comuni della provincia. Lo riporta la stampa locale.

In effetti dal punto di vista finanziario la situazione pare tutt'altro che rosea. Secondo Mazzonetto Ater ha un monte crediti di 15 milioni di euro, di cui 6 solo da Ca' Farsetti, ma adesso si ritrova senza liquidità. Così ha decido di muoversi di conseguenza, chiedendo ad esempio di sfrattare i centri civici comunali di Marghera, Campalto e viale San Marco, di proprietà dell’Ater, ma per il quale il Comune non ha mai pagato l’affitto. Un altro grosso sospeso riguarda gli alloggi nel complesso delle ex Conterie di Murano. Ci sono pure le manutenzioni delle case, "effettuate e mai pagate: su 12 mila immobili a livello provinciale, un quarto è stato oggetto di riqualificazione e manutenzioni", dice Mazzonetto. Ci sarebbero altri crediti dovuti, poi, anche dai Comuni di Cavarzere e Chioggia.

Il presidente uscente aggiunge che Ater, nei quattro anni di attività dell'attuale Cda, ha completato cantieri per 213 nuovi alloggi in tutto il Veneziano, oltre a realizzare la nuova caserma dei carabinieri a Spinea e la nuova piazza a Piazza Vecchia di Mira. E poi ci sono i cantieri in itinere: quello di Altobello per 54 nuovi alloggi, che la Regione non avrebbe ancora completamente approvato; e quello alla Giudecca in Campo Marte, una questione che va avanti da anni perché c'è da risolvere un contenzioso sui diritti di superficie. Tutti investimenti per cui l'azienda ha anticipato i soldi. Tra le questioni ancora aperte anche il piano strategico regionale per la casa, che secondo Mazzonetto prevedeva l’assegnazione all’Ater di Venezia di 18 milioni di euro dalla Regione, che però non sono mai arrivati: si vedrà se il nuovo commissario, che dovrebbe essere nominato dal governatore Luca Zaia, sarà in grado di gestire la situazione.

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