Attentato terrorista nella missione in Africa: suora uccisa, missionari in fuga

Nella notte tra il 6 e il 7 settembre la missione di Chipene in Mozambico avrebbe subito un attacco terroristico di matrice islamica. L'incursione degli estremisti, partiti dal nord del Paese, ha raggiunto la base gestita da religiosi friulani e, in base alle informazioni diffuse dal centro missionario di Concordia-Pordenone, avrebbe bruciato tutte le strutture della diocesi. Nell'agguato è rimasta uccisa Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto (Treviso).

Due preti, invece, sarebbero riusciti a fuggire. Si tratta di missionari della diocesi Concordia-Pordenone: don Loris Vignandel, 45 anni, originario di Corva, già parroco di Chions (Pordenone) e cappellano a Concordia; e don Lorenzo Barro, che è stato rettore del seminario diocesano della città della Destra Tagliamento. «Don Lorenzo e don Loris sono vivi, ringraziamo Dio - ha comunicato questa mattina il centro missionario attraverso la sua pagina Facebook - I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria è stata uccisa durante l'agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala».

La notizia è stata commentata dal presidente del Veneto, Luca Zaia: «Dal 1963 Suor Maria portava aiuto, sostegno, amore, dedizione alle popolazioni del Mozambico. È terribile, inaccettabile, dolorosissimo sapere che proprio lì, proprio mentre compiva la sua missione di pace e carità, è stata brutalmente assassinata. Il pensiero va alla sua famiglia, a tutti coloro che le hanno voluto bene, alle suore comboniane di cui faceva parte, alla comunità di Vittorio Veneto. La meravigliosa vita di bontà e altruismo di Suor Maria è finita con un terribile orrore, il che rende la sua figura ancora più grande, indimenticabile».